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Latest Update: il convegno è stato fissato per Martedì 29 Novembre; vi aspettiamo! 

Update 28 Ottobre 2016: ​a causa del terremoto che ha colpito il Centro Italia pochi giorni fa, il convegno è stato annullato. ​Seguiranno aggiornamenti su un eventuale nuova data.

Avevamo intervistato Cristina Formiconi, dottoranda in Scienze Umane dell’Università di Macerata responsabile del progetto di ricerca, insieme a Jobmetoo, denominato Léd: il Lavoro è un diritto – Nuove soluzioni all’auto-orientamento al lavoro e per il recruiting online di persone con disabilità. Una parte importante del triennio riguarda la raccolta di dati, su scala nazionale, relativa al monitoraggio di carriera degli studenti/laureati con disabilità e all’individuazione dei bisogni connessi al mondo del lavoro prevista dal progetto di ricerca, chiedendo la collaborazione a tutte le Università d’Italia.

Il 29 Novembre, presso l’Aula Magna del Polo didattico Luigi Bertelli, c.da Vallebona 1, Macerata, verranno presentati i risultati dell’indagine nazionale. Sempre nel nostro blog vi forniremo il report dettagliato, affinché sia a disposizione di quanti più soggetti possibile.

Di spessore i relatori: Vincenzo Falabella (presidente FISH Onlus), Patrizia Clementoni (HR in Clementoni), Mara Lapi (Accenture), Roberto Scendoni di Unimc, e ovviamente Cristina Formiconi. Il convegno vedrà la presenza del Rettore Francesco Adornato e della Dirigente della Regione Marche, Graziella Gattafoni, con la moderazione della professoressa Nicolini, Tutor Accademico del progetto.

Hashtag ufficiale creato per il convegno: #LavoroeDiritto

Questo il link della diretta streamig:

https://www.youtube.com/watch?v=07450amKXQw

E questo il link alla pagina unimc sulla quale verrà avviata anche la diretta Facebook:

https://www.facebook.com/universita.macerata/

Infine è presente anche la locandina dell’evento. Un’occasione da non perdere, e con la diretta sui canali social… gli assenti non saranno giustificati!

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Laurea in Scienze Politiche, poi un quindicennio di lavori disomogenei e frustranti a causa della mia disabilità uditiva grave. Ero per tutti un "bravo ragazzo", ma al momento di affidarmi un compito gli stessi giravano le spalle. Finalmente, grazie ad un concorso pubblico, arriva il posto fisso a tempo indeterminato come amministrativo in una azienda sanitaria. Fui assegnato al front office ospedaliero, mansione del tutto incompatibile con la mia sordità. Dopo alcuni anni veramente sofferti, la decisione di dimettersi: una decisione adulta, consapevole, serena. Quindi la scelta di essere un imprenditore per far diventare impresa il binomio che nella mia vita non aveva mai funzionato: lavoro e disabilità. "Nulla su di noi senza di noi" non è solo lo splendido motto delle persone con disabilità, ma il messaggio di speranza che muove verso l' autodeterminazione.

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