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Alle 9 eravamo in sala: lo staff di OkNetwork ha accolto me e Daniele Regolo all’ingresso, consegnato il kit della giornata ed un bicchiere d’acqua al fine di rinfrescare il viaggio in treno. Entriamo in sala e l’atmosfera è già calda: sedie pronte ad ospitare le 250 aziende previste, palco pronto e grande schermo alle spalle per la proiezione delle slide e del live video.

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Prendiamo posto in prima fila, Daniele sarà il primo a parlare dopo l’introduzione del padrone di casa Mario Moroni, con noi due amiche, entusiaste di essere all’evento. Mario inaugura il palco in perfetto orario, alza ulteriormente la temperatura dell’attesa e invita Daniele sul palco: lo speech è lineare e incalzante, gli argomenti caldi e l’esposizione chiara. Giro la testa, sono curioso di vedere il pubblico: la sala è attenta, in alcuni vedo facce sorprese che esprimono “ho vissuto tutto questo tempo senza sapere nulla sulla disabilità che vivo tutti i giorni, direttamente o indirettamente!”

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Daniele conclude in maniera sorprendente: il vero supereroe non è lui che, da disabile, ha dato vita ad un’azienda per persone con disabilità; i veri supereroi sono i candidati che riescono a realizzare i loro sogni, tutti i giorni, in particolare quello dell’inserimento lavorativo. Applausi, emozione, rossore: noi di Jobmetoo non siamo abituati a vedere come eccezionale ciò che facciamo, per noi è la normalità, l’inclusione deve essere parte della nostra società.

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Gli speech proseguono, tutti molto interessanti, così come i panel di confronto: un modo per conoscere meglio il territorio e le realtà che si impegnano per la valorizzazione dello stesso. Poco prime delle 13 inizia la pausa pranzo ed il break è l’occasione per mangiare, ma veniamo subito bloccati dagli ospiti presenti in sala: aziende, speaker, persone venute all’evento ci fermano, vogliono fare i complimenti a Daniele, approfondire la nascita ed il funzionamento di Jobmetoo, vogliono parlare di noi e lavorare con noi. Ancora una volta siamo emozionati: vedere tanto entusiasmo intorno al lavoro creato da Daniele fa sempre piacere.

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L’evento ci ha dato ulteriore linfa vitale per proseguire il nostro cammino, i feedback confermano la strada che abbiamo intrapreso: grazie Mario, grazie OkNetwork, ci vediamo al prossimo OkDay!

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Laurea in Scienze Politiche, poi un quindicennio di lavori disomogenei e frustranti a causa della mia disabilità uditiva grave. Ero per tutti un "bravo ragazzo", ma al momento di affidarmi un compito gli stessi giravano le spalle. Finalmente, grazie ad un concorso pubblico, arriva il posto fisso a tempo indeterminato come amministrativo in una azienda sanitaria. Fui assegnato al front office ospedaliero, mansione del tutto incompatibile con la mia sordità. Dopo alcuni anni veramente sofferti, la decisione di dimettersi: una decisione adulta, consapevole, serena. Quindi la scelta di essere un imprenditore per far diventare impresa il binomio che nella mia vita non aveva mai funzionato: lavoro e disabilità. "Nulla su di noi senza di noi" non è solo lo splendido motto delle persone con disabilità, ma il messaggio di speranza che muove verso l' autodeterminazione.

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