Avete inviato candidature, sostenuto almeno un colloquio telefonico ed ecco che uno dei recruiter di Jobmetoo, accordandosi per giorno e ora, vi convoca a colloquio.

La prima cosa che dovreste sempre tenere a mente è che nel colloquio in Jobmetoo è importante sì “fare buona impressione”, ma in trasparenza, sincerità e fiducia. Il selezionatore di un’agenzia per il lavoro -sicuramente il selezionatore di Jobmetoo- è “dalla vostra parte”: ha interesse nell’individuare profili idonei al ruolo richiesto dal cliente, tanto quanto nel trovare un impiego adatto a ciascun candidato, per competenze, aspettative e motivazioni, contesti lavorativi e compatibilità con la tipologia di invalidità e con le necessità individuali.

Il colloquio in Jobmetoo è un momento di conoscenza reciproca

Il colloquio in Jobmetoo è prima di tutto un’occasione importante di conoscenza reciproca: nella maggior parte dei casi il colloquio è finalizzato alla presentazione di un’opportunità, ma -anche in questo caso- pensate all’incontro come un momento per raccontarvi in modo completo. Nel caso non andasse in porto la proposta lavorativa specifica, vi sarete conosciuti e avrete messo le basi per una collaborazione futura.

Arrivate al colloquio “preparati”: chi meglio di voi può raccontare chi siete? Se non avete esperienza di colloqui, può essere utile provare un discorso a casa, che metta in luce le tappe principali del vostro percorso di studi e professionale. Se siete neodiplomati o neolaureati, raccontante quelle che sono le motivazioni che vi hanno guidato e gli obiettivi che vi prefiggete. Se lavorate da decenni, mettete l’accento sulle esperienze più significative.

Ascoltare e porre domande

Sulla base della vostra presentazione, il recruiter vi farà domande di approfondimento o proporrà spunti di riflessione: ascoltate in modo attento, prendetevi anche qualche secondo prima di rispondere e poi fatelo in modo chiaro.

C’è una domanda che ai recruiter di Jobmetoo piace particolarmente: avrete la possibilità di fare voi stessi delle domande e di aggiungere qualcosa su di voi che non vi sia stato chiesto o che riteniate importante sottolineare o raccontare. Potrete aggiungere dettagli su esperienze o motivazione, sottolineare vostre disponibilità specifiche, o raccontare delle vostre passioni extralavorative, o qualcosa di importante per voi e per spiegare meglio chi siete.

Infine, il selezionatore riepilogherà insieme a voi le caratteristiche della proposta lavorativa, vi chiederà un’impressione in merito e, al termine del confronto, nella maggior parte dei casi, darà indicazioni circa l’esito del colloquio, confermando o meno l’invio della vostra candidatura al cliente: è il momento di un primo feedback importante, in cui vengono date anche indicazioni sugli step successivi e sulle tempistiche. Di nuovo, se aveste dubbi o domande o richieste di suggerimenti, non esitate a farvi avanti.

Insomma, ricordate che il recruiter di Jobmetoo vuole conoscervi prima di selezionarvi, vuole capire prima di preparare il vostro profilo per il cliente, vuole sapere chi siate per potervi proporre al meglio e per proporvi un’opportunità realmente adatta a voi.

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