Una società basata su standard e modelli per le persone normodotate è una comunità escludente, che non accoglie ma tende a segregare.
Una visione diversa è necessaria, così come una cultura accogliente, che sia fautrice di un’integrazione delle persone con disabilità nella vita sociale.
Un grosso passo verso questa visione è in atto, in quanto il Governo italiano ha stanziato numerosi fondi per la ricerca e sviluppo della tecnologia nel mondo della disabilità. Da questi incentivi, numerose creazioni posso essere realizzate.
Uno spunto molto interessante è stato l’evento Maker Faire Rome: tenutosi nell’ultimo mese del 2015, la fiera dell’innovazione con coinvolgimento a livello mondiale. Dall’evento del 2015 sono nate molto idee e spunti interessanti, tra queste:
- mani/robot realizzate con stampanti 3D
- bastoni ultra tecnologici per persone non vedenti
- comunicatore per le persone affette da SLA
- telefono che permette alle persone sordo/cieche di poter parlare
Le persone hanno voglia di includere, di portare all’interno della società parenti, amici o solamente conoscenti che vivono una situazione per la quale la comunità non è stata progettata: cambiare la cultura, volgersi all’inclusione, permette di arricchire il nostro Paese e le persone.