Reinserimento lavorativo disabili (invalidi del lavoro): dall’INAIL contributi a fondo perduto per i datori di lavoro

Sono in arrivo buone notizie sul fronte disabilità e lavoro: i datori di lavoro che intendono mettere in campo interventi per reinserire persone con disabilità da lavoro potranno contare sul sostegno dell’INAIL con contributi a fondo perduto.

Ogni progetto di reinserimento lavorativo potrà essere finanziato fino ad un massimo di 150.000 euro.

Questo tipo di intervento ha un duplice obiettivo:

• Offrire la possibilità ad una persona con disabilità da lavoro o malattia professionale, di conservare il suo posto mantenendo se possibile la stessa mansione, oppure, in caso non fosse possibile – a causa delle condizioni psico-fisiche – ricollocarla in azienda con una mansione diversa. Possono beneficiare di questo contributo sia i lavoratori subordinati anche con contratto a tempo determinato o flessibile, che i lavoratori autonomi, con disabilità da lavoro tutelati dall’Inail.
• Garantire alle persone con disabilità da lavoro lo stesso tipo di sostegno anche nel caso di inserimento in nuova occupazione. I beneficiari sono, anche in questo caso, lavoratori assunti con contratti di lavoro subordinato, anche a tempo determinato o flessibile (a esclusione dei contratti di lavoro autonomo), per essere adibite a un’attività lavorativa anche non soggetta a obbligo assicurativo Inail

Tuttavia, ci sono alcuni soggetti per i quali non è riconosciuta la tutela, e conseguentemente non possono beneficiare dei finanziamenti sopra descritti quali, per esempio, gli studenti e le casalinghe e i dipendenti delle amministrazioni statali.

I progetti possono prevedere le seguenti tipologie di intervento:

• Superamento e abbattimento delle barriere architettonichenei luoghi di lavoro (inserimento rampe, adeguamento percorsi orizzontali, modifica locale ascensore, servizi igienici, ecc.)
• Adeguamento e adattamento delle postazioni di lavoro(arredi, strumenti, ausili, strumenti di interfaccia macchina-utente, veicoli costituenti strumenti di lavoro, ecc.)
• Formazione(addestramento utilizzo postazioni, tutoraggio per svolgimento stessa mansione o per riqualificazione professionale nel caso in cui si fosse adibiti ad altra mansione, ecc.).

I singoli progetti possono ottenere contributi a fondo perduto fino ad un massimo di 150.000 euro in questa misura:

• 135.000 euro, rimborsabili al 100%, per gli interventi di superamento, abbattimento barriere architettoniche e adeguamento della postazione lavorativa
• 15.000 euro, rimborsabili al 60%, per i progetti di formazione

Il finanziamento è riconosciuto sia che venga conservato il posto di lavoro sia che la persona venga ricollocata con altra mansione. Nel primo caso l’Inail rimborsa al datore di lavoro il 60% della retribuzione effettivamente corrisposta alla persona con disabilità.

Il datore di lavoro può richiedere, one shot, un’anticipazione fino a un massimo del 75% dei costi del progetto.

Gli interventi possono essere individuati:

• Nell’ambito di un progetto personalizzato ed elaborato dall’équipe multidisciplinare dell’INAIL, con il coinvolgimento del lavoratore e del datore di lavoro e rimborsabili per un periodo non superiore ad un anno;
• Nell’ambito di un progetto proposto dal datore di lavoro, condiviso con il lavoratoree approvato dall’equipe multidisciplinare dell’INAIL e rimborsabili per un periodo non superiore ad un anno;

È inoltre possibile che, per ragioni di necessità e urgenza, si realizzino gli interventi necessari al reinserimento lavorativo della persona con disabilità da lavoro prima di rivolgersi all’Istituto. In questo caso specifico, nel progetto presentato sarà necessario indicare tali ragioni di urgenza.