La mobilità è un tema che tocca tutti in prima persona, visto che ogni giorno, tutti noi, abbiamo necessità di spostamento per ragioni lavorative o personali.

È però a partire dagli ultimi anni che nei nostri spostamenti ci avvalliamo sempre più spesso di applicazioni che, oltre ad indicarci l’itinerario più breve, più veloce, con meno traffico ecc. , offrono anche moltissime informazioni aggiuntive che possono rivelarsi molto utili soprattutto per talune categorie di utenti.

Prendiamo in esame uno dei colossi mondiali che fornisce questo tipo di applicazioni: Google Maps.

L’applicazione , oltre ad avere la classica funzionalità di navigatore, offre la possibilità di poter selezionare il miglior percorso per gli spostamenti in aereo, in auto, a piedi o con i mezzi pubblici.

Google Maps permette dunque di ottimizzare lo spostamento, con quasi tutti I mezzi di trasporto (manca la bici purtroppo).

Ma è possibile sapere quale sia l’itinerario migliore e soprattutto – per chi utilizza la sedia a rotelle – il percorso più accessibile?

La risposta è sì!

Google, infatti, da anni lavora alla sua applicazione Google Maps per implementare sempre più le funzioni di navigazione ed agevolazione degli spostamenti.

Una delle ultime funzionalità lanciate da Google, destinata specificamente alle persone in carrozzina ed in generale a persone con difficoltà motorie, anziani oppure a genitori con bambini in passeggino, consiste in un filtro che permette di scegliere il percorso accessibile alla sedia a rotelle.

Sin dal primo lancio dell’applicazione Google si è avvalsa della collaborazione di tutti gli utenti per poter mappare palmo a palmo tutto il mondo, semplicemente chiedendo agli utenti di condividere le informazioni relative alla propria destinazione, al proprio percorso, locali, orario dei mezzi pubblici ed infine anche informazioni relative all’accessibilità.

Questo difficile, ma preciso e capillare lavoro è stato possibile grazie al contributo della community di local guides che la società di Mountain View ha sviluppato nel corso degli anni e che oggi conta più di 120 mila persone sparse in tutto il mondo le quali, costantemente, condividono e implementano informazioni e fotografie per la messa a disposizione di tutti gli utenti.

Il sopra citato filtro “percorso accessibile alla sedia a rotelle” è peraltro il frutto di un progetto iniziato nel 2009 da un Software Engineer newyorkese che lavora per Google ed in particolare per Maps.

Sasha, così il suo nome, a seguito di un incidente occorso al Central Park, che lo ha portato all’utilizzo della sedia a rotelle, ha iniziato a lavorare – assieme ad un gruppo ristretto di colleghi – a questo importante progetto.

Inizialmente fu scelta come città pilota New York, la sua città. Sasha e i suoi colleghi si dedicavano al progetto solo al di fuori dell’orario lavorativo.

Negli anni tuttavia, il progetto è diventato uno dei cavalli di battaglia  del colosso americano, tanto da portare Google al rilascio di questa funzionalità nel 2018.

Inizialmente, il filtro era disponibile solamente ad un gruppo ristretto di metropoli: Londra, New York, Tokyo, Città del Messico, Boston e Sydney.

Dall’anno scorso è finalmente approdato anche in Europa e si prevede che in futuro la detta funzionalità diverrà fruibile in tutti i Paesi.

Usufruire del filtro ideato da Sasha, è molto semplice: basta scegliere una destinazione, scegliere trasporto pubblico e, nelle opzioni, filtrare come per percorso accessibile alla sedia a rotelle.

A questo punto Maps vi restituirà tutte le opzioni accessibili!

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