Diversity Management

Jobmetoo non vuol essere solo un’agenzia per il lavoro ma diventare un vero e proprio punto di riferimento, che tenga conto delle forti spinte che provengono dal basso (persone con disabilità che ne fanno parte) e che miri a una reale inclusione: persone con e senza disabilità che lavorano giorno dopo giorno insieme per realizzare un sogno, anzi un bi-sogno della nostra contemporaneità.

Questa filosofia non passa inosservata e, ogni giorno di più, cresce l’attenzione dei media e degli stakeholders intorno alla nostra attività.

Partnership con SDA Bocconi

SDA_logo

A breve, in un post ad hoc, daremo risalto ad  una partnership conclusa con il Diversity Management Lab dell’Università Bocconi (http://www.sdabocconi.it/it/sito/diversity-management-lab), che ci ha scelto per condurre un progetto di ricerca altamente innovativo.

In questo frattempo, desideriamo diffondere al mondo delle imprese l’invito alla partecipazione ad un survey da sottoporre ad un campione di trenta dipendenti per definire lo stato dell’arte del diversity management in Italia.

Già, ma cosa s’intende esattamente per “Diversity management”? In parole semplici, significa saper riconoscere, da parte dell’azienda, le diversità in essa presenti (diversità in senso esteso, quindi non solo relative alla disabilità) per farle diventare un punto di forza dell’azienda stessa, aumentandone la competitività.

La procedura di compilazione è on line su piattaforma SDA Bocconi e non comporta alcun costo per l’azienda. Come riconoscimento per la loro partecipazione, le aziende coinvolte riceveranno alla fine dell’indagine un breve executive summary relativo alla sintesi dei risultati aggregati della ricerca complessiva.

Per partecipare alla survey scrivi a diversity@sdabocconi.it

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Laurea in Scienze Politiche, poi un quindicennio di lavori disomogenei e frustranti a causa della mia disabilità uditiva grave. Ero per tutti un "bravo ragazzo", ma al momento di affidarmi un compito gli stessi giravano le spalle. Finalmente, grazie ad un concorso pubblico, arriva il posto fisso a tempo indeterminato come amministrativo in una azienda sanitaria. Fui assegnato al front office ospedaliero, mansione del tutto incompatibile con la mia sordità. Dopo alcuni anni veramente sofferti, la decisione di dimettersi: una decisione adulta, consapevole, serena. Quindi la scelta di essere un imprenditore per far diventare impresa il binomio che nella mia vita non aveva mai funzionato: lavoro e disabilità. "Nulla su di noi senza di noi" non è solo lo splendido motto delle persone con disabilità, ma il messaggio di speranza che muove verso l' autodeterminazione.

2 Commenti

  1. Gent.mi,
    sono una persona disabile al 50% ed attualmente sono alla ricerca di una nuova attività lavorativa. Vi ringrazio per le vostre informazioni e per l’iniziativa “Diversity Management” in collaborazione con SDA Bocconi. Vorrei sapere cosa ne pensate di un’agenzia per il lavoro che, dopo aver visto il mio CV, le mie molteplici competenze e la mia specifica disabilità fisica, mi ha chiesto di fare la donna delle pulizie. Grazie,
    Sandra Cervato.

    • Gentile Sandra,

      da come scrive è evidente che lei possa aspirare a posizioni diverse da quella prospettata. Immaginiamo che l’agenzia le abbia proposto una posizione in quel momento effettivamente disponibile. Che poi si tenda a sottovalutare le aspirazioni del candidato – e qui tutti hanno le loro responsabilità – è altrettanto vero. Grazie per averci scritto.

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