Autismo

Ultimamente si fa un gran parlare di autismo, segno che questa misteriosa condizione inizia ad essere non solo sempre più conosciuta, ma anche inseribile nel mondo del lavoro con chiara utilità da parte delle imprese.

Già nel 2013 fece notizia che la SAP, colosso mondiale dell’informatica, avesse definito un programma di assunzioni riservate a lavoratori autistici per fare innovazione “dai margini” con persone che “pensano in modo diverso”. Questa è veramente Responsabilità Sociale d’Impresa: fatta, e non più solo esibita a parole.

Ora Microsoft segue la virtuosa scia e annuncia una campagna di assunzioni per soggetti autistici. Il motivo non va ricercato – ed è un bene – nella sola sensibilità aziendale ma nella produttività: parola che a volte spaventa, ma che in realtà porta dignità tra i lavoratori con disabilità e appartenenti alle Categorie protette, perché ciascuno, se messo nelle giuste condizioni, può dare e fare molto per l’azienda.

Logo Microsoft
Il gigante Microsoft annuncia assunzioni di soggetti autistici

Il collaboratore autistico garantisce, più di altri, capacità di concentrazione e di conservazione dei dati e, forte della sua familiarità con numeri e codici, può individuare più facilmente errori di sistema.

Se allarghiamo gli orizzonti, scopriremo che sono molte le attività che possono essere svolte da soggetti autistici. Basti pensare alle comunità azienda, realtà che nascono con l’obiettivo di garantire ai ragazzi che terminano gli studi il miglior passaggio verso il mondo del lavoro e, quindi, l’indipendenza. Attività agricole, di manifattura e di innovazione tecnologica sono particolarmente adatte per questo target di persone e, nel contempo, accessibili, a riprova che i limiti sono sempre meno. E se a dare l’esempio è proprio l’azienda, il processo di abbattimento delle barriere è sicuramente più veloce.

Condivisioni
Articolo precedenteLa caparbietà nella disabilità
Prossimo articoloSorpresa a persona non udente:un intero quartiere impara la lingua dei segni
Laurea in Scienze Politiche, poi un quindicennio di lavori disomogenei e frustranti a causa della mia disabilità uditiva grave. Ero per tutti un "bravo ragazzo", ma al momento di affidarmi un compito gli stessi giravano le spalle. Finalmente, grazie ad un concorso pubblico, arriva il posto fisso a tempo indeterminato come amministrativo in una azienda sanitaria. Fui assegnato al front office ospedaliero, mansione del tutto incompatibile con la mia sordità. Dopo alcuni anni veramente sofferti, la decisione di dimettersi: una decisione adulta, consapevole, serena. Quindi la scelta di essere un imprenditore per far diventare impresa il binomio che nella mia vita non aveva mai funzionato: lavoro e disabilità. "Nulla su di noi senza di noi" non è solo lo splendido motto delle persone con disabilità, ma il messaggio di speranza che muove verso l' autodeterminazione.

2 Commenti

    • Gentile Salvatore,
      grazie per il tuo messaggio.
      Iscrivendoti al sito http://www.jobmetoo.com avrai la possibilità di accedere a numerose offerte di lavoro per persone disabili e appartenenti alle categorie protette. Compila il tuo profilo in tutti i suoi aspetti, avrai maggiori possibilità di essere contattato.
      Grazie.
      Buona giornata.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here