La disabilità è un ospite con il quale convivere, con il quale trascorrere la propria vita. Non si è scelto l’ospite, non si è scelto quando avere questo compagno di vita.
Chi vive una disabilità sa cosa vuol dire fare i conti con il quotidiano: non è l’eccezione che fa della disabilità un vincolo, ma le azioni di ogni singolo giorno. Eppure la visione del disabile tende ad essere estremizzata dai media: non esistono vie di mezzo, o si è compatiti, etichettati come coloro che hanno una “diversità”, o si è enfatizzati, coloro che ce l’hano fatta con la loro volontà e caparbietà.
In una persona disabile, la disabilità anticipa la persona: questa è una miopia culturale che il disabile è costretto a contrastare e regolare tramite la dimostrazione delle proprie capacità e competenze. Solamente le persone caparbie e tenaci riescono a superare la barriera culturare e trasmettere la loro persona.
Consociamo meglio alcune di queste persone.
Penso sia importante riportare la realtà delle persone, definendo ciò che fanno e come convivono con il loro ospite: questo è il mondo reale, nessun artificio, nessuna distorsione.
Fonte: Sports Abilities
Carina queste testimonianze potrebbero essere di molto aiuto.
Io sono invalido al 100%, nonostante tutto vorrei trovare un lavoretto, perchè €280 sono troppo pochi e poi anche per tantissimi altri motivi psicologici.
SE POTETE AIUTARMI?