Steve Jobs avrebbe adorato questo oggetto, questo studio sulla deambulazione. Perchè? Perchè le decisioni importanti, per Jobs, andavano discusse in lunghe passeggiate per le vie che caratterizzano le città della California, con un bel sole che accarezza le idee e il verde dei parchi a scandire il paesaggio.
L’esoscheletro di cui parliamo oggi potrà dare una mano alle persone con disabilità motoria: è un’invenzione che permette di facilitare la camminata di circa il 10%.
Esoscheletro passivo: un ulteriore punto di forza
A differenza degli esoscheletri sinora progettati e realizzati in versione di proptotipo, quest’ultimo ha un sitema passivo, cioè non necessita di batterie o motori per alimentare il movimento, ma il processo funziona grazie all’energia cinetica. La camminata crea una frizione meccanica che tende una molla, la quale rilascia l’energia accumulata per facilitare la falcata. Se a questo si aggiunge un peso leggero e un’autonomia pressocché illimitata, il vantaggio e la rivoluzione della scoperta è presto detta.
Ad oggi l’oggetto è solo un prototipo, ma l’obiettivo è quello di realizzare una versione su larga scala da distribuire a quelle persone con difficoltà motorie, le quali potrebbero così acquisire una maggiore autonomia nei loro movimenti.
Fonte: Webnews