Già, perché se è importantissimo che sia ovunque riconosciuta una giornata internazionale delle Persone con disabilità istituita dall’ONU, è anche vero che quello che conta è la continuità. Sarebbe bello quindi se il 3 di ogni mese, ciascuno di voi, di noi, postasse qualcosa che ricordi la necessità della continuità. Che ne pensate? Basta un post, un pensiero, non importa il come ma il perché.
I temi sono, ancora una volta, i diritti delle persone disabili alla propria tutela e all’integrazione lavorativa e sociale, senza più barriere fisiche, sensoriali o culturali. Particolare attenzione sulla tecnologia (si è appena conclusa una festosissima www.Handimatica.com a Bologna, per chi non ci fosse stato), quale mezzo per favorire assistenza e integrazione.
E proprio oggi ci capita sulla scrivania, con data 2 dicembre, un report di Eurostat che ricorda come, in Europa, meno di una persona su due è impiegata. Ma il vero dato allarmante riguarda il rischio povertà che riguarda il 30% delle persone disabili superiori a 16 anni.
E questi dati non sono immutabili, sono invece un punto da cui partire perché, se la disabilità è un concetto complesso, in costante evoluzione e multidimensionale, comprendiamo bene quanto margine di miglioramento ci sia per la vita e l’inclusione delle persone con disabilità.
Oggi festeggiamo, ma da domani di nuovo, tutti, al lavoro!