Disability-Day

Già, perché se è importantissimo che sia ovunque riconosciuta una giornata internazionale delle Persone con disabilità istituita dall’ONU, è anche vero che quello che conta è la continuità. Sarebbe bello quindi se il 3 di ogni mese, ciascuno di voi, di noi, postasse qualcosa che ricordi la necessità della continuità. Che ne pensate? Basta un post, un pensiero, non importa il come ma il perché.

Disability-Day

I temi sono, ancora una volta, i diritti delle persone disabili alla propria tutela e all’integrazione lavorativa e sociale, senza più barriere fisiche, sensoriali o culturali. Particolare attenzione sulla tecnologia (si è appena conclusa una festosissima www.Handimatica.com a Bologna, per chi non ci fosse stato), quale mezzo per favorire assistenza e integrazione.

E proprio oggi ci capita sulla scrivania, con data 2 dicembre, un report di Eurostat  che ricorda come, in Europa, meno di una persona su due è impiegata. Ma il vero dato allarmante riguarda il rischio povertà che riguarda il 30% delle persone disabili superiori a 16 anni.

E questi dati non sono immutabili, sono invece un punto da cui partire perché, se la disabilità è un concetto complesso, in costante evoluzione e multidimensionale, comprendiamo bene quanto margine di miglioramento ci sia per la vita e l’inclusione delle persone con disabilità.

Oggi festeggiamo, ma da domani di nuovo, tutti, al lavoro!

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Laurea in Scienze Politiche, poi un quindicennio di lavori disomogenei e frustranti a causa della mia disabilità uditiva grave. Ero per tutti un "bravo ragazzo", ma al momento di affidarmi un compito gli stessi giravano le spalle. Finalmente, grazie ad un concorso pubblico, arriva il posto fisso a tempo indeterminato come amministrativo in una azienda sanitaria. Fui assegnato al front office ospedaliero, mansione del tutto incompatibile con la mia sordità. Dopo alcuni anni veramente sofferti, la decisione di dimettersi: una decisione adulta, consapevole, serena. Quindi la scelta di essere un imprenditore per far diventare impresa il binomio che nella mia vita non aveva mai funzionato: lavoro e disabilità. "Nulla su di noi senza di noi" non è solo lo splendido motto delle persone con disabilità, ma il messaggio di speranza che muove verso l' autodeterminazione.

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