fundraising

Realizzare i nostri sogni rappresenta l’appagamento totale per la nostra persone: un’idea che sino a poco tempo prima era solo nella nostra testa diventa realtà, può essere d’aiuto a molte persone e permette di lavorare a tante altre.

Purtroppo non è sempre facile riuscire a realizzare le proprie idee, in particolare per quanto riguarda l’aspetto economico di allocazione dei capitali: a chi chiedere un supporto? Come esporre il proprio business plan? Sono domande lecite dalle quali anche il fondatore di Jobmetoo, Daniele Regolo, è partito e con le quali si è scontrato: le difficoltà non sono state poche e, grazie alla sua esperienza, oggi presta le proprie conoscenze a chi vuole realizzare il proprio sogno grazie a Unreasonable Lab Italy.

Unreasonable Lab è un programma intensivo di accelerazione della durata di 5 giorni, che si terrà a Milano fra il 24 e il 28 ottobre 2016 e che affronterà il tema del seed fundraising per progetti innovativi, ad alto impatto sulla collettività e operanti in settori eterogenei.

Potranno prendere parte al programma 10-12 progetti innovativi e ad alto impatto sulla collettività e operanti nei settori più vari. Sono ammessi sia singoli, che team di innovatori, changemaker, imprenditori, o aspiranti tali, che abbiano un progetto, un’idea, una startup o un’impresa con cui desiderano massimizzare l’impatto nella società in cui operano e vivono.

Unreasonable Lab Italy si rivolge anche a coloro che sono imprenditori e che non sanno di esserlo, come i team attivi in settori “aticipi” per le startup, quali lo Sport, l’Arte, l’Architettura, il Design, la Psicologia, la Recitazione, o l’Educazione. Ad Unreasonable Lab Italy siamo infatti convinti che il DNA imprenditoriale italiano sia pieno di innovatori che costruiscono ogni giorno, con impegno e passione, forti comunità e organizzazioni dirompenti. Spesso, sono proprio questi i progetti che hanno meno strumenti e conoscenze tecniche su come reperire i capitali con cui far decollare le proprie idee!

Hai anche tu un’idea e vuoi realizzarla? Iscriviti subito, hai tempo sino al 30 Settembre 2016!

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Laurea in Scienze Politiche, poi un quindicennio di lavori disomogenei e frustranti a causa della mia disabilità uditiva grave. Ero per tutti un "bravo ragazzo", ma al momento di affidarmi un compito gli stessi giravano le spalle. Finalmente, grazie ad un concorso pubblico, arriva il posto fisso a tempo indeterminato come amministrativo in una azienda sanitaria. Fui assegnato al front office ospedaliero, mansione del tutto incompatibile con la mia sordità. Dopo alcuni anni veramente sofferti, la decisione di dimettersi: una decisione adulta, consapevole, serena. Quindi la scelta di essere un imprenditore per far diventare impresa il binomio che nella mia vita non aveva mai funzionato: lavoro e disabilità. "Nulla su di noi senza di noi" non è solo lo splendido motto delle persone con disabilità, ma il messaggio di speranza che muove verso l' autodeterminazione.

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