Gli amici di Superando danno spazio ad un duro comunicato a firma di Vincenzo Falabella, presidente della FISH, in merito alla recente esternazione del Ministro del Tesoro Inglese, secondo il quale la bassa crescita economica del Regno Unito sarebbe da addebitare all’immissione, nel mercato del lavoro, di molti lavoratori con disabilità.

Da persona con disabilità, ho sempre ammirato l’esempio inglese per aver raggiunto un’occupazione dei disabili significativa, grazie anche ad una normativa anti discriminatoria molto forte, e personalmente resto deluso per questo (ennesimo) pregiudizio che noi disabili non meritiamo. Se dev’essere un giudizio negativo, ebbene, lo accettiamo per migliorare; ma un pregiudizio non serve a nessuno.

Condivisioni
Articolo precedente“Vorrei ma non posso”, tra sogni e barriere
Prossimo articoloProvvidenze economiche e limiti reddituali 2018
Laurea in Scienze Politiche, poi un quindicennio di lavori disomogenei e frustranti a causa della mia disabilità uditiva grave. Ero per tutti un "bravo ragazzo", ma al momento di affidarmi un compito gli stessi giravano le spalle. Finalmente, grazie ad un concorso pubblico, arriva il posto fisso a tempo indeterminato come amministrativo in una azienda sanitaria. Fui assegnato al front office ospedaliero, mansione del tutto incompatibile con la mia sordità. Dopo alcuni anni veramente sofferti, la decisione di dimettersi: una decisione adulta, consapevole, serena. Quindi la scelta di essere un imprenditore per far diventare impresa il binomio che nella mia vita non aveva mai funzionato: lavoro e disabilità. "Nulla su di noi senza di noi" non è solo lo splendido motto delle persone con disabilità, ma il messaggio di speranza che muove verso l' autodeterminazione.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here