Mi tengo poche, pochissime righe nel post di oggi per invitarvi alla lettura di un articolo di Simona Cuomo, Coordinatore del Diversity Management Lab della SDA Bocconi School of Management.
Simona (è anche una cara amica e mi permetto di chiamarla per nome) ci spiega con parole rigorose corredate da numeri inequivocabili come, nonostante tutti gli sforzi in corso, chi ha una disabilità o malattie croniche resta, nell’ambito della diversità, tra i più emarginati in ambito lavorativo.
Insieme al network WOW coordinato da Chiara Laghi, e a Jobmetoo, SDA Bocconi vuol farsi promotore di un progetto di ricerca applicata che possa portare un contributo significativo per migliorare una situazione che non fa bene alla civiltà così come all’economia.
Come spiega Simona, infatti, in questo scenario è evidente come il tema della disabilità e della malattia non sia qualcosa marginale, che si possa eludere confinandolo come un problema di una minoranza di lavoratori; si tratta al contrario di un tema che, se non viene fatto entrare nelle agende manageriali di oggi, le travolgerà fra non molto.