Non esiste una malattia del corpo che prescinda dalla mente – Socrate
Un buon equilibrio personale si ha quando la mente è ben allenata, cioè quando ci si dedica alle letture, alle relazioni con gli altri, alle attività di proprio interesse e a quelle del lavoro/casa con passione, nonché quando si ha un approccio positivo alla vita; anche il corpo deve essere ben allenato, con un’attività fisica costante e abilitante, che permetta di scoprire il “contenitore” che ci ospita e poter avere un controllo sui nostri movimenti.
Con le nuove tecnologie, la diffusione di internet e del Cloud, sono nate molte APP che aiutano a tenere attivo il nostro impegno verso il fisico: esistono i wearable, più comuni nella forma degli smartwatch, i quali permettono di tenere traccia del sonno, passi e attività che svolgiamo, il tutto racchiusi in un comune orologio da polso; sono presenti sul mercato anche delle APP, da utilizzare comodamente con il proprio telefonino, il quale ci fa compagnia durante la nostra sgambata non solo con la musica, ma anche con il tracciamento delle performance.
Tra le APP più diffuse esiste RunKeeper, la quale permette innumerevoli modalità di supporto alla nostra attività sportiva: dalla corsa allo sci, dal pattinaggio al nuoto, esiste solo l’imbarazzo della scelta. Una volta scelta l’attività da svolgere, si parte e, grazie all’attivazione del GPS, la APP seguirà i nostri spostamenti, ci aggiornerà durante l’attività (es. tempo, passo, Km, calorie consumate) e alla fine del nostro sforzo (o piacere) fisico ci farà un resoconto di quanto effettuato. Ma non solo: RunKeeper sarà anche un motivatore, stimolando l’attività fisica, evitando così di cadere dell’apatia, spingendo a raggiungere gli obiettivi da noi fissati.
Con il mio collega Joshua abbiamo anche scoperto che esiste anche un’opzione di sport, quello “in sedia a rotelle”: le persone con disabilità, costrette a muoversi tramite una sedia a rotelle, possono selezionare questa opzione per svolgere la loro attività fisica, come quella di svolgere un percorso in un parco o stadio, oppure poter fare una passeggiata veloce.
Anche le persone con disabilità vogliono fare sport, in particolare quelle su sedia a rotelle: l’atletica è una disciplina che molti intraprendo, ma anche una “rotellata” (termine che sostituisce la sgambata) è un piacere, un momento di convivialità, che permette il benessere fisico e quello della mente, per riprendere l’incipit del post con quanto affermato da Socrate.
Così è venuto fuori una bella giornata per Joshua, una rotellata di piacere che è stata tracciata da RunKeeper: il percorso, i Km fatti, il tempo…tutte metriche che possono essere utili sia per professionisti del fitness che per appassionati del settore.
L’opzione “in sedia a rotelle” è molto apprezzata e un gran plauso va fatto a RunKeeper che dimostra una grande sensibilità alla tematica disabilità, aggiungendo una modalità di sport altamente inclusiva.
Complimenti e grazie di cuore nel pensare anche a noi diversamente abili