Sanremo, l’evento per eccellenza in Italia, la manifestazione Nazional-Popolare che fa discutere per mesi prima e per mesi dopo: il gossip si focalizza non sulle canzoni o le doti canore dei cantanti, ma sugli abiti dei concorrenti, le vallette e il loro ruolo e tutto ciò che il gran concorso porta con sè.
Lo scorso anno Luciana Littizzetto ha avuto oltre 10 minuti di spazio per il suo monologo dedicato alla bellezza a tutto tondo, ai canoni imposti dalla società (e pubblicità) facendo un concreto riferimento anche alla disabilità.
L’intervento è stato molto apprezzato, in quanto ha sdoganato al grande pubblico un sommerso composta da milioni di persone, di cui si parla poco e si conosce meno.
Continua il connubio Sanremo-Disabilità
Quest’anno Sanremo dedicherà ulteriore spazio alla disabilità, ospitando un cortometraggio intitolato “Vietato ai Disabili”. Il corto, che sarà presentato questa sera, è nato per caso: il regista Fabio Masi, autore del programma di RaiTre Blob, era solito frequentare la Camera dei Deputati per lavoro; qui ha iniziato a conoscere delle storie di vita, riunite nel gruppo Tutti a scuola.
Le famiglie delle persone disabili, a turno e con costanza ammirevole, si appostavano (e lo fanno ancora) davanti Piazza Montecitorio o Palazzo Madama in modo da far sentire la propria voce a chi dovrebbe tutelare i propri figli: i componenti del Governo.
Da qui nasce l’idea di Fabio Masi: utilizzando lo schema ormai famoso di Blob, realizzare un documentario montando gli incontri che i genitori dell’associazione riescono ad avere con gli esponenti del Governo all’uscita dei palazzi del potere.
Ne viene fuori uno spaccato dell’Italia sommersa, invisibile, senza voce: saprà Sanremo darle l’eco e la visibilità che merita?