Kris  Saunders-Stowe using pulling weight machines © Sam Mell

C’è sempre del timore nel fare sport con le persone disabili: si pensa che siano fragili, che si possano rompere con un nostro tocco e per questo motivo si è sempre timorosi nei loro riguardi, portando in luce una discriminazione figlia di un pregiudizio.

In realtà le persone con disabilità devono svolgere dello sport, ne va della loro salute e benessere psico-fisico: in base alla propria persona, ai propri interessi e disponiblità locali, possono svolgere qualsiasi tipo di sport.

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Da questa concezione, a primo impatto culturale e successivamente con connotazione fisica, nasce #steptember, un’iniziativa lanciata in Inghilterra per diffondere l’esercizio fisico con il sorriso.

Gym with fun

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Wheely Good Fitness è un centro che crede fortemente nell’esercizio fisico come fonte di socializzazione, di attività anche culturale e sociale (si conoscono nuove persone e si imparano cose nuove), nonchè l’esercizio rende più flessibili e aumenta la voglia di svolgere delle attività, riducendo l’apatia.

Da qui nasce l’idea di #steptember, cioè il coinvolgimento nell’attività fisica (esempio lo step, ma anche altro) da parte delle persone disabili, ma con il sorriso. E se volessimo introdurre questa iniziativa in Italia, quale nome potremmo darle? Facci sapere la tua nei commenti!

Fonte: Scope

 

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Laurea in Scienze Politiche, poi un quindicennio di lavori disomogenei e frustranti a causa della mia disabilità uditiva grave. Ero per tutti un "bravo ragazzo", ma al momento di affidarmi un compito gli stessi giravano le spalle. Finalmente, grazie ad un concorso pubblico, arriva il posto fisso a tempo indeterminato come amministrativo in una azienda sanitaria. Fui assegnato al front office ospedaliero, mansione del tutto incompatibile con la mia sordità. Dopo alcuni anni veramente sofferti, la decisione di dimettersi: una decisione adulta, consapevole, serena. Quindi la scelta di essere un imprenditore per far diventare impresa il binomio che nella mia vita non aveva mai funzionato: lavoro e disabilità. "Nulla su di noi senza di noi" non è solo lo splendido motto delle persone con disabilità, ma il messaggio di speranza che muove verso l' autodeterminazione.

2 Commenti

  1. sono un giovane ictato all’età di 22 anni con emiparesi sinistra e dopo anni che riacquistai i movimenti basilari.A 35 anni iniziai a fare sport come il tennis ormai da tre anni dove mi ha stimolato nel muovere meglio il braccio sinistro per il lancio della palla rinforzare schiena e addominali per non strapparmi come sempre accadeva sulla battuta credo che più ci muoviamo e stimoliamo il nostro corpo a movimenti non usuali e più raffiniamo i nostri movimenti.come titolo allo sport lo chiamerei HANDYSUPERABILE

    • Ciao Luca,
      grazie infinite della tua testimonianza: un esempio concreto che le difficoltà possono essere superate con la volontà e la tenacia.
      Continua a seguirci!
      Buona giornata.

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