Sofia Righetti

Ricordo quando mia sorella aiutava i vicini di casa nella cura dei figli facendo loro da baby sitter: una delle richiesta più frequenti era quella di vedere un cartone animato, ma non uno qualsiasi, bensì “La Sirenetta”. Come si può immaginare, il nome era storpiato, ma vedere questa bella ragazza dal corpo umano e la coda da sirena era qualcosa di magico; così come il messaggio finale: la bellezza di una persona è nelle sua unicità, nel suo carattere distintivo.

Questo è un aspetto che ha capito benissimo Sofia Righetti: come definire Sofia? Una ragazza in carrozzina sarebbe riduttivo, una chitarrista metal la limiterebbe alla sua passione, una modella è l’attività finale, una dottoressa in filosofia della medicina sarebbe come rinchiuderla in titolo troppo stretto.

Sofia è tutto questo e molto di più: un esempio di forza e voglia di vivere, una ragazza tenace e consepevole della propria personalità e condizione.

Ci sono molti luoghi comuni riguardo la disabilità e le persone disabili” afferma Sofia al TEDx di Verona “anche fare la spesa viene visto come un evento dalle persone, ma non è così

Sofia, appunto, è stata ospite al TEDx di Verona e il suo intervento è stato un concentrato di energia e positività, una spinta al valore della vita per tutte le persone.

A 13 anni ho preso una scelta difficile” racconta Sofia “soffrivo di scoliosi e avevo due opzioni: vivere con un busto sino ai 20 anni o affrontare un’operazione delicata a schiena aperta. Per scegliere ho pensato all’immagine della farfalla: non sono subito belle e colorate come le vediamo, ma sono chiuse in un guscio pronte a liberarsi in aria. Ecco io volevo volare, volevo liberare i miei colori e ho deciso di operarmi

Sofia ha le idee chiare, sul suo presente, sul suo futuro e sulla disabilità: sa che quest’ultima è condizionata dall’ambiente e dalla propria percezione. Avere e costruire un ambiente a misura di disabile è il primo passo da fare da parte della società, ma questo deve essere preceduto da un passo interiore: quello di accettare se stessi e capire che la vita è fatta di scelte che solo noi possiamo prendere.

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Laurea in Scienze Politiche, poi un quindicennio di lavori disomogenei e frustranti a causa della mia disabilità uditiva grave. Ero per tutti un "bravo ragazzo", ma al momento di affidarmi un compito gli stessi giravano le spalle. Finalmente, grazie ad un concorso pubblico, arriva il posto fisso a tempo indeterminato come amministrativo in una azienda sanitaria. Fui assegnato al front office ospedaliero, mansione del tutto incompatibile con la mia sordità. Dopo alcuni anni veramente sofferti, la decisione di dimettersi: una decisione adulta, consapevole, serena. Quindi la scelta di essere un imprenditore per far diventare impresa il binomio che nella mia vita non aveva mai funzionato: lavoro e disabilità. "Nulla su di noi senza di noi" non è solo lo splendido motto delle persone con disabilità, ma il messaggio di speranza che muove verso l' autodeterminazione.

5 Commenti

  1. Alessandro, sono Sofia, la diretta interessata. C’è il video ufficiale del mio discorso al TEDx che è stato ripreso perfettamente… Questo che hai postato è amatoriale, l’ha fatto una mia amica! Bye!

    • Ciao Sofia,
      grazie per essere intervenuta e aver segnalato il video ufficiale: ho aggiornato il post con quest’ultimo.
      Cosa ne pensi del post? Un tuo parere ci farebbe molto piacere 🙂
      Grazie e a presto!

  2. ciao Sofia, mi chiamo Alessandro, pure io paraplegico, causa incidente avuto anni fa…complimenti per la tua energia positiva

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