Disabilità e tecnologia: un supporto sempre più fondamentale nella vita di tutti noi!

Torniamo a parlare nel nostro Blog di quanto la tecnologia sia utile, per non dire fondamentale, nella vita di ognuno di noi e quanto questa possa dare un supporto ed un aiuto determinanti alle persone con disabilità.

Oggi ci riferiamo, nello specifico, a persone che hanno una disabilità sensoriale della vista; Microsoft – colosso multinazionale nel settore dell’information technology – ha sviluppato SEEING AI, applicazione che permette di riconoscere gli oggetti, descrivendoli.

L’applicazione, basata su algoritmi molto complessi, ha la capacità – una volta inquadrato l’oggetto con la fotocamera del proprio smartphone – di riconoscere non solo oggetti,ma  addirittura, leespressioni facciali, capendo addirittura l’umore delle persone.

L’intelligenza artificiale – fino a poco tempo fa utilizzata solamente in ambito sicurezza – viene oggi messa a disposizione per aiutare persone con disabilità sensoriale della vista siano esse ipovedenti o completamente non vedenti.

Seeing AI utilizza – come detto – algoritmi di intelligenza artificiale (in particolare sul deep learning) – per riconoscere e descrivere gli oggetti con una traccia audio.

Lanciata già nel 2017, ad oggi tale Applicazione è disponibile unicamente per il sistema operativo iOS.

Essa permette di “toccare con mano” ciò che ci circonda; è toccando infatti lo schermo che si ha possibilità di ascoltare la descrizione dell’oggetto.

In più, con un’evoluzione senza precedenti, se si tratta di una persona “in carne ed ossa”, l’applicazione “riesce a descriverne i tratti somatici e interpretarne anche l’umore”. Così ha dichiarato in una nota Saqib Shaikh – Software engineer at Microsoft. Inoltre è possibile stabilire la distanza tra l’utilizzatore e gli oggetti/soggetti. 

Diciamo che il riconoscimento facciale era presente anche nella prima versione – quella lanciata nel 2017 – tuttavia, la grande novità e l’implementazione effettuata recentemente, danno la possibilità agli utenti di aggirarsi per gli spazi ed avere un riscontro dall’Applicazione su come sono disposti gli oggetti ed a quale distanza essi si trovano.

L’obiettivo principale di Seeing AI è dunque quello di restituire all’utente tutte le informazioni che possono essergli utili per comprendere chi e cosa c’è attorno a lui/lei dandogli la possibilità di vivere in un modo più realistico, la realtà che lo circonda, anche se in modo artificiale.

Anche Google ha lanciato – solo per telefoni Pixel – Lookout: l’applicazione simile a Seeing AI restituisce una descrizione degli oggetti inquadrati.

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Ciao! Sono Joshua ed ho 31 anni; sono affetto da Osteogenesi Imperfetta, che è una patologia genetica alle ossa che le rende più fragili del normale. Vivo da sempre su una sedia a rotelle. Io non ho mai vissuto la disabilità come un “problema” o un limite alla mia vita. Certo, ho sempre – o quasi – avuto la fortuna di trovare persone, amici e conoscenti che mi hanno sempre permesso di vivere una vita interessante e dinamica

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