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Le Olimpiadi sono un momento di importanza internazionale: un evento sportivo che diventa occasione di integrazione, socialità e condivisione. Sin dall’antichità la manifestazione sportiva ha raccolto un grande interesse intorno a sé: i migliori atleti mondiali si sfidano nelle discipline nobili, un’occasione irripetibile per assistere ad uno spettacolo che si ripete ogni quattro anni.

La ricompensa non è solo la gloria di essere il migliore in una determinata disciplina (non è poco), ma anche un premio economico ed uno simbolico, da sempre rappresentato dalla medaglia: tre tipi diversi, simboleggiati dalle leghe metalliche, dalla più pregiate a quella con il valore meno alto, da qui la rappresentazione in oro, argento e bronzo.

Il Brasile è la nazione al mondo in cui la disabilità è forse più presente, in particolare a livello numerico: 24,5 milioni di abitanti sono affette, in maniera più o meno pesante, da una forma di disabilità. L’accesso al servizio sanitario non è consentito a tutti, così come la possibilità di poter usufruire di un sostegno da parte dello stato, sia a livello lavorativo, che economico.

Le Olimpiadi nel paese dell’America Latina saranno l’occasione per dare maggiore sensibilità mondiale al tema della disabilità: si parte con un messaggio chiaro “Un nuovo mondo”, inteso come un mondo in cui tutti siano accolti nella società, senza discriminazioni o etichette. Il clima che accoglierà le confederazioni nazionali sarà armonioso e di festa, allo stesso tempo basato su tre parole chiave fondamentali: diversità, integrazione e voglia di cambiamento. Un cambiamento culturale che dovrà essere forte, una spinta per portare all’integrazione di chi oggi vive ai margini della società, nonché una diversità che sarà sinonimo di inclusione.

Le medaglie, come detto in apertura, simbolo della gloria e del superamento dei propri limiti, saranno altamente inclusive: avranno un dispositivo in grado di emettere un suono quando questa verrà mossa, al fine di informare le persone non vedenti se si tratta di una medaglia di oro, argento o bronzo.

Inoltre i materiali saranno innovativi per non inquinare l’ambiente, senza presenza di mercurio per quella d’oro, mentre le medaglie d’argento e di bronzo saranno creato per il 30% con materiale riciclato, ed il nastro sarà creato da materiale plastico riciclato. Il numero di medaglie che saranno consegnate, e quindi di momenti di gloria che saranno celebrati, non è esiguo: 2.488 olimpiche e 2.642 paralimpiche.

Una bella occasione, un momento che verrà ricordato per diversi anni grazie anche all’aspetto di accessibilità e inclusione che lo caratterizzerà.

Fonte: RaiSport

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Laurea in Scienze Politiche, poi un quindicennio di lavori disomogenei e frustranti a causa della mia disabilità uditiva grave. Ero per tutti un "bravo ragazzo", ma al momento di affidarmi un compito gli stessi giravano le spalle. Finalmente, grazie ad un concorso pubblico, arriva il posto fisso a tempo indeterminato come amministrativo in una azienda sanitaria. Fui assegnato al front office ospedaliero, mansione del tutto incompatibile con la mia sordità. Dopo alcuni anni veramente sofferti, la decisione di dimettersi: una decisione adulta, consapevole, serena. Quindi la scelta di essere un imprenditore per far diventare impresa il binomio che nella mia vita non aveva mai funzionato: lavoro e disabilità. "Nulla su di noi senza di noi" non è solo lo splendido motto delle persone con disabilità, ma il messaggio di speranza che muove verso l' autodeterminazione.

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