Viviamo in una società in cui il consumo di apparecchi elettronici è molto elevato: dallo smartphone alle TV, dalle consolle ai PC il ciclo di vita dei prodotti è molto basso a causa di una obsolescenza veloce e un ritmo di innovazione estremamente rapido.
Non tutte le nuove tecnologie sono per tutti: vi siete mai chiesti come una persona con disabilità visiva possa utilizzare un bancomat in autonomia? O come possa utilizzare i nuovi device di firma digitale come quelli presenti alle Poste?
Da queste necessità nasce l’iniziativa della Commissione Europea al fine di dare l’accessibilità, alle oltre 80 milioni di persone con disabilità stimate in Europa, ai nuovi ritrovati della tecnologia. Le aziende elettroniche infatti dovranno avere un occhio di riguardo per le persone che ad oggi non possono, per vari motivi, utilizzare i loro prodotti.
Il beneficio è triplice: da una parte la persona con disabilità è autonomo nella gestione delle porprie faccende, dall’altra l’azienda “accessibile” apre il proprio mercato ad un elevato bacino di potenziali clienti, infine la nazione che permette l’unione dei due punti su citati vede crescere il proprio potenziale di persone attive e quindi di economia locale.
Un passo in avanti è necessario, dare uno sguardo con un’ottica diversa agli oggetti che oggi sono sul mercato è sinonimo di un’apertura mentale e culturale che l’Europa non può tralasciare, ma per la quale dovrà essere leader.
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Ciao Cynthia,
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Ciao.