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Oggi parliamo con Maria Morabito, assunta da L’Orèal nel ruolo di contabile fornitori.

Ci racconti un po’ di te?

Si certo, mi reputo una persona solare, ambiziosa, che si impegna molto nelle cose che fa e che non si arrende molto facilmente. Per quanto riguarda il mio percorso scolastico, ho studiato Economia a Napoli dove ho perseguito prima la laurea triennale e poi quella specialistica in materie prettamente contabili-amministrative. Dopo la laurea ho iniziato a lavorare presso uno studio fiscale e contemporaneamente lavoravo anche in un CAF. Dopo circa un anno e mezzo ho deciso di trasferirmi a Milano, sia per migliorare la mia condizione lavorativa che per seguire l’amore, visto che il mio fidanzato aveva deciso di frequentare lì un master. Adesso sono tre e mezzo che viviamo insieme qui a Milano e progettiamo qui la nostra vita insieme.

Qual è la tua più grande passione?

Nella vita mi piace fare diverse cose, come leggere, andare al cinema, teatro; ultimamente mi piace molto fare pilates e andare in piscina. La cosa che amo di più, però, è dedicarmi alle persone che amo, ma purtroppo quest’attività non mi risulta molto facile perché la mia famiglia è lontana e quindi soffro molto per questo.

Il tuo rapporto con il mondo del lavoro sino adesso?

Il mio rapporto con il mondo del lavoro, fortunatamente, è andato sempre abbastanza bene, nel senso che la mia patologia non ha mai impattato più di tanto perché ho imparato a gestirla e credo che ci siano delle persone che sono state più sfortunate di me. Il mio problema è che ci ho messo un po’ di tempo ad accettare la mia malattia e a volerla rendere pubblica. Ai miei vecchi datori di lavoro non lo dicevo affatto oppure glielo dicevo dopo tanto tanto tempo, sbagliando, perché non c’è niente di male. Prima pensavo che la mia malattia mi potesse limitare e cercavo di ignorare tutto quello che riguardava il mondo della disabilità a livello lavorativo.

Come hai conosciuto Jobmetoo?

Ho conosciuto Jobmetoo per caso, nel senso che dopo essermi convinta (dopo diversi anni) a fare domanda per l’invalidità e aver ottenuto il riconoscimento dall’INPS, una sera mi connetto su internet e attraverso un motore di ricerca cerco offerte di lavoro per disabili. Navigando trovo su un sito delle offerte di lavoro per invalidi pubblicate appunto da Jobmetoo e mi candido per alcune di queste che reputavo interessanti e che mi sembravano in linea con il mio profilo. Il giorno dopo vengo contattata subito da una persona dell’agenzia che appunto aveva visto la mia candidatura e mi fa alcune domande per conoscermi. Alla fine della telefonata mi dice che se l’azienda cliente fosse stata interessata mi avrebbero ricontattata per fissare un primo colloquio. Dopo poco tempo mi richiamarono e iniziai i colloqui e poi tutto è andato bene ed eccoci qui.

Come ti trovi nella tua nuova azienda?

Nella mia nuova azienda mi trovo benissimo, l’accoglienza è stata ottima, le persone gentilissime e super disponibili nei miei confronti, non potevo trovare di meglio. Dopo tre mesi non posso che raccontare cose positive, sia a livello professionale che a livello umano, nel senso che sin dal primo giorno i miei colleghi si sono tutti impegnati a far sì che il mio ingresso avvenisse in maniera molto naturale, seguendo un certo tipo di percorso formativo, senza un impatto troppo violento.

Quale aspettative avevi in fase di colloquio? Sono state confermate?

Durante i colloqui mi ero già accorta della grande gentilezza e disponibilità delle persone che avevo davanti, però avevo un po’ paura del fatto che essendo l’azienda una grande realtà multinazionale e venendo io invece da una piccola società, potevo ritrovarmi poi un po’ spaesata e senza troppo attenzione. Invece poi una volta entrata ho capito che lavoro in un bel contesto, con delle persone molto preparate e da cui posso attingere molto.

Cosa ancora oggi manca nel mondo del lavoro per le persone disabili?

Io non so dirvi ancora quel che manca e quello che si potrebbe fare ancora nel mondo del lavoro per disabili perché ci sono dentro da troppo poco tempo e conosco davvero poco. Di quello che però sono certa è che le persone disabili devono essere trattate allo stesso pari di tutte le altre a livello lavorativo, sicuramente garantendo loro delle migliori condizioni che dipendono poi dal tipo di patologia, e sicuramente a livello umano e personale.

Parlaci della tua disabilità: come la vivi, come condiziona la tua vita e in cosa rappresenta una ricchezza

Io della mia disabilità parlo poco in genere, non so perché, forse perché ci ho messo un po’ di tempo come dicevo prima ad accettarla, forse perché mi spaventa un po’, o forse perché mi piace che le persone mi conoscano per quello che sono, per il mio carattere, personalità, per le cose belle che posso fare e per quello che posso trasmettere, indipendentemente che io possa avere una patologia o meno. La mia malattia è diventata un punto di forza? Anche si, nel senso che mi fa apprezzare ancora di più tutto quello che mi circonda e quello che posso fare, minimizzando tutti i piccoli problemi. Sono stata sempre una persona molto ottimista, che sorride al mondo, proattiva, e ho sofferto un po’ quando mi hanno diagnosticato la mia malattia, però, fortunatamente, con le medicine riesco ad avere una vita normale, non posso fare le maratone o troppi sforzi, però posso godermi tutte le altre cose bellissime della vita.

Ritieni che il sito web di Jobmetoo offra un buon orientamento in relazione alla consultazione degli annunci?

La mia esperienza con JOBMETOO è stata breve ma molto efficace, nel senso che, dopo essermi iscritta al sito e essermi candidata alle offerte che mi interessavano, il mio percorso si è svolto così velocemente che non ho avuto nemmeno il tempo di pensarci e soffermarmi troppo. Posso solo dire che il risultato è stato ottimo ed è questo, secondo me, la cosa più importante

Hai riscontrato delle differenze che ti hanno colpito rispetto ad altri siti di offerte di lavoro? se sì, quali?

Io, riguardo ai vantaggi del sito Jobmetoo, posso raccontare della sua affidabilità e rapidità dei processi, nel senso che tutto, iscrizione, candidatura, contatto da parte delle persone che lo gestiscono, è avvenuto molto rapidamente

Ci siamo dimenticati qualcosa? Se sì, cosa?

Voi non vi siete dimenticati di nulla, e soprattutto non vi siete dimenticati di me, mi avete seguito sin da primo giorno, passo passo, nei vari step della mia selezione, mi avete accompagnato nelle fasi tecniche e soprattutto cosa più importante per me vi siete interessati della mia persona, dei miei stati d’animo, e dei miei pensieri. Un grazie di cuore a tutto lo staff!

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4 Commenti

  1. Buongiorno,
    sono una “ragazza” di 44 anni con una distrofia muscolare che perdura da 20 anni e più..vivo la mia vita in modo normale, sono autosufficiente e
    anche io non riesco a trovare lavoro sia per il problema dell’età sia per il fatto che la mia disabilità
    in qualche modo, crea una sorta di imbarazzo e incapacità a vedere la persona oltre la malattia.
    Un punto di forza per “noi” è sicuramente la sensibilità e riconoscere il lato umano delle persone
    che ci stanno vicino…questo perché? siamo delle persone che soffriamo quotidianamente e facciamo uno sforzo maggiore a non poter essere dei”normodotati” come la società pretende.
    Io ho una bellissima bambina di 7 anni e, vivendo con me, sta imparando tutto questo.
    Noi cerchiamo lavoro per sentirci ancora parte di una società giusta e coesa e sappiamo che siamo un valore aggiunto e che con carattere e personalità possiamo fare tanto.
    Spero con forza che il 2016 sia un anno positivo per trovare un lavoro giusto per me.
    Buonagiornata a tutti!

    • Ciao Gina,
      grazie per il tuo bellissimo commento.
      Jobmetoo sin dalla nascita si batte per la valorizzazione della persone, delle proprie compentenze e del contributo che possono dare ad un’azienda e alla società; solo in un secondo momento viene la disabilità.
      La tua forza è “tangibile”e coltivala sempre: sarà la tua arma per raggiungere i tuoi obiettivi, sia professionali che lavorativi.
      Grazie ancora.
      Buona giornata.

  2. Auguri Maria e in bocca al lupo per la tua nuova esperienza lavorativa 🙂
    Anche io ho avuto lo stesso tuo percorso con jobmetoo anche se non ho avuto ancora modo di ringraziarli pubblicamente dato che lavoro solo da 1 mese!!

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