Uncharted™ 4 Multiplayer_20151203181904
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Nintendo, un brand, tanta nostalgia per i nati negli anni ’80 (e anche prima): la casa madre di tutte le console, l’origine del videogame così come lo conosciamo oggi, titoli famosi e rimasti negli almanacchi dei videogiochi, tanti appassionati che ancora oggi inseguono quei vecchi giochi ad 8 bit.

Mario Bros è stato un successo planetario: l’idraulico italiano, accompagnato da suo fratello Luigi nelle mille avventure e peripezie per salvare la sua amata principessa dal cattivo di turno, Wario su tutti, l’ater ego di Mario, sia nelle intenzioni che nell’iniziale del suo nome (una M rovesciata).

I giochi non erano complessi, le storie facevano sognare: con a disposizione un joystick con solo due tasti, A e B, e le classiche frecce direzionali, era possibile correre, saltare, lanciare oggetti, abbassarsi, schivare…un’infinità di mosse e molti modi per distruggere o evitare i “mostri”di turno.

Oggi la situazione è più complessa: la tecnologia fa enormi progressi e anche gli utenti richiedono di più, infatti si pretende una grafica eccelsa, ai livelli della cinematografia, una disponibilità di movimenti e combinazioni altamente reali e delle storie che facciano sognare, ci permettano di vivere delle emozioni da super eroi. I tasti nei joystick sono pertanto aumentati, così come il loro utilizzo: non una semplice pressione, ma un colpetto secco o una pressione prolungata, una sequenza di clic sui tasti per accedere a movimenti specifici e fondamentali al fine di poter concludere un capitolo o superare una situazione critica.

Spesso questa combinazione veloce di clic e pressioni veloci e/o prolungate non è gestibile in maniera facile da tutti, in particolare dalle persone con disabilità: un forte limite che non permette di godere a pieno delle potenzialità del gioco, spesso bloccante in quanto potrebbe non far proseguire nelle scene successive del gioco.

Uncharted 4, il famoso capitolo della saga Playstation, uscito pochi giorni fa per la casa nipponica, è stato sviluppato per essere usufruito da tutti i videogiocatori, in particolare dalle persone con disabilità. Naughty Dog, la casa madre del platform con protagonista Nathan Drake, ha ascoltato attivamente le richieste dei propri clienti e ha modificato, in fase di progettazione, la combinazione di pulsanti e di movimenti, affinché questi siano accessibili e non vincolanti.

Un gesto di grande apertura che ha reso felici gran parte dei videogiocatori europei e non, capaci adesso di portare a termine le avventure del loro protagonista preferito e vivere con lui le emozioni delle spedizioni in paesi e località incantate.

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Laurea in Scienze Politiche, poi un quindicennio di lavori disomogenei e frustranti a causa della mia disabilità uditiva grave. Ero per tutti un "bravo ragazzo", ma al momento di affidarmi un compito gli stessi giravano le spalle. Finalmente, grazie ad un concorso pubblico, arriva il posto fisso a tempo indeterminato come amministrativo in una azienda sanitaria. Fui assegnato al front office ospedaliero, mansione del tutto incompatibile con la mia sordità. Dopo alcuni anni veramente sofferti, la decisione di dimettersi: una decisione adulta, consapevole, serena. Quindi la scelta di essere un imprenditore per far diventare impresa il binomio che nella mia vita non aveva mai funzionato: lavoro e disabilità. "Nulla su di noi senza di noi" non è solo lo splendido motto delle persone con disabilità, ma il messaggio di speranza che muove verso l' autodeterminazione.

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