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Una serata gelida e limpida ha accolto la squadra meneghina e quella Toscana: uno scontro molto sentito tra una delle prime della classe e il Milan, deciso a riscattarsi in seguito alle ultime poco brillanti uscite.

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Jobmetoo era ieri presente all’ingresso 11 di San Siro: 94 tifosi su sedie a rotelle accreditati sono stati accolti dal calore dei sorrisi dello staff Jobmetoo, i quali hanno ricevuto un ulteriore “premio”, cioè l’affetto delle persone appassionate del proprio team calcistico.

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La presenza di Jobmetoo non è stata circoscritta all’ingresso dei tifosi, ma ha coinvolto questi ultimi durante l’intervallo con attività social, culminate con le foto e l’hashtag per seguire le attività online #segnailtuogoal

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Un’iniziativa che mira a valorizzare le capacità, le competenze e le passioni delle persone con disabilità che si recano allo stadio per assistere ai goal dei loro beniamini e che allo stesso tempo cercano di realizzare i loro goal nell’ambito lavorativo grazie a Jobmetoo.

Partecipa anche tu, entra in Jobmetoo!

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Laurea in Scienze Politiche, poi un quindicennio di lavori disomogenei e frustranti a causa della mia disabilità uditiva grave. Ero per tutti un "bravo ragazzo", ma al momento di affidarmi un compito gli stessi giravano le spalle. Finalmente, grazie ad un concorso pubblico, arriva il posto fisso a tempo indeterminato come amministrativo in una azienda sanitaria. Fui assegnato al front office ospedaliero, mansione del tutto incompatibile con la mia sordità. Dopo alcuni anni veramente sofferti, la decisione di dimettersi: una decisione adulta, consapevole, serena. Quindi la scelta di essere un imprenditore per far diventare impresa il binomio che nella mia vita non aveva mai funzionato: lavoro e disabilità. "Nulla su di noi senza di noi" non è solo lo splendido motto delle persone con disabilità, ma il messaggio di speranza che muove verso l' autodeterminazione.

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