HR Digital Leadership

Domani si terrà la Tavola Rotonda, presso il Politecnico di Milano, sulla ricerca “HR Digital Leadership: nuove competenze e professionalità per guidare la trasformazione digitale”.

Daniele Regolo, founder e Presidente di Jobmetoo, sarà presente alla tavola rotonda che coinvolge diversi temi.

Come primo punto si parla di Risorse Umane: la gestione delle attività aziendali ha, come passaggio cruciale, il forte impatto nella gestione del proprio personale, nelle risorse che queste rappresentano per l’azienda, degli anelli di congiunzione da coordinare, rendere responsabili e incentivare.

Altro aspetto chiave è la leadership: ogni persona è esperto nel proprio ambito, con un settore di interesse e una raggio d’azione. Rendere ogni risorsa leader vuol dire coinvolgere direttamente i propri dipendenti nei successi aziendali, nelle decisioni e nella fase di scelta strategica: solo chi è a diretto contatto con l’operatività giornaliera è pienamente cosciente delle necessità e possibili miglioramenti aziendali.

Le competenze sono dei temi molto caldi: lasciare libero il proprio collega di esprimere ciò che conosce, sperimentare delle nuove vie di approccio e dare, in particolare, la possibilità di sbagliare. Un insuccesso non è una sconfitta, ma un modo di lavorare che ci permette di migliorare. Corsi di formazione, confronti tra colleghi facilitati, book sharing… sono alcune delle attività che aumentano la produttività e l’orgoglio di lavorare per un’azienda con dei forti valore.

Infine il digital: web, canali social, mobile…sono tutte delle innovazioni che non è possibile snobbare, ma utilizzare al meglio, al fine di raggiungere un target corretto, dei dati da poter valutare e usare e coinvolgere gli utenti nelle varie attività che si lanciano.

Una tavola rotonda ricca di temi e dal carattere innovativo: un punto di partenza per delle iniziative di carattere digital e nel settore delle Risorse Umane.

 

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Laurea in Scienze Politiche, poi un quindicennio di lavori disomogenei e frustranti a causa della mia disabilità uditiva grave. Ero per tutti un "bravo ragazzo", ma al momento di affidarmi un compito gli stessi giravano le spalle. Finalmente, grazie ad un concorso pubblico, arriva il posto fisso a tempo indeterminato come amministrativo in una azienda sanitaria. Fui assegnato al front office ospedaliero, mansione del tutto incompatibile con la mia sordità. Dopo alcuni anni veramente sofferti, la decisione di dimettersi: una decisione adulta, consapevole, serena. Quindi la scelta di essere un imprenditore per far diventare impresa il binomio che nella mia vita non aveva mai funzionato: lavoro e disabilità. "Nulla su di noi senza di noi" non è solo lo splendido motto delle persone con disabilità, ma il messaggio di speranza che muove verso l' autodeterminazione.

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