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A Febbraio 2014 si costituiva Jobmetoo, un’idea forte, di grande cambiamento culturale e dall’enorme impatto sociale. Un’idea nata da Daniele Regolo, dalla sua (negativa) esperienza in ambito lavorativo: una condizione di disagio che nessun lavoratore dovrebbe vivere, in particolare se con disabilità.

I primi giorni di lavoro, i primi contatti, la costruzione della struttura aziendale, la scelta di avere l’ambiente di lavoro all’interno di uno spazio di cowroking (forte segnale di lavoro agile) e i primi incontri con le aziende. Parallelamente il team cresceva: ai 3 amministratori iniziali si passa si aggiungono una recruiter e un commerciale, la base per avviare le attività inserenti le Risorse Umane.

Gli incontri con le aziende aumentano, i candidati da contattare anche e il team si allarga: si aggiungono un altro commerciale su sedia a rotelle e Lucia, la recruiter con disabilità visiva. Anche il marketing ha bisogno di forze, di un team che possa sostenere l’immagine e le necessità dei candidati: entrano in azienda un referente Digital, una communication designer e, dopo qualche tempo, una ragazza che possa gestire e potenziare il sito Jobmetoo.

Oggi siamo una start-up consolidata, con un team di 12 persone e con due in arrivo: le attività svolte sono numerose, sia online che offline, e le richieste, sia da parte delle aziende che da parte dei candidati, sono sempre numerose e rappresentano lo stimolo alla nostra crescita giornaliera.

Sembrava un miraggio, una sfida impossibile, invece possiamo dire che siamo qui, che crediamo nella nostra idea, cioè non dare solamente accesso al mercato del lavoro alle persone con disabilità, ma trovare il lavoro giusto per loro, un lavoro che sia valorizzato dalle aziende e che possa mettere in risalto le competenze dei candidati con disabilità.

Grazie agli oltre 50.000 candidati che hanno fiducia in noi, alle 300 aziende che si affidano a noi per la ricerca del personale ideale per la loro struttura; grazie alle Associazioni e agli Enti che hanno deciso di colloaborare con noi, ed infine ai Partner e fornitori che hanno permesso di ottimizzare le nostre idee e renderle concrete con i loro stumenti.

Due anni, tanti o pochi, per noi rappresentano l’inizio di un lungo percorso.

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Laurea in Scienze Politiche, poi un quindicennio di lavori disomogenei e frustranti a causa della mia disabilità uditiva grave. Ero per tutti un "bravo ragazzo", ma al momento di affidarmi un compito gli stessi giravano le spalle. Finalmente, grazie ad un concorso pubblico, arriva il posto fisso a tempo indeterminato come amministrativo in una azienda sanitaria. Fui assegnato al front office ospedaliero, mansione del tutto incompatibile con la mia sordità. Dopo alcuni anni veramente sofferti, la decisione di dimettersi: una decisione adulta, consapevole, serena. Quindi la scelta di essere un imprenditore per far diventare impresa il binomio che nella mia vita non aveva mai funzionato: lavoro e disabilità. "Nulla su di noi senza di noi" non è solo lo splendido motto delle persone con disabilità, ma il messaggio di speranza che muove verso l' autodeterminazione.

6 Commenti

  1. Salve sono Matteo da poco sono iscritto però credo che sia un idea molto innovativa quella di vedere le persone con “problemi”come risorse utili all’azienda stessa.e non solo come obbligo previsto dalla legge,già il fatto che sia un obbligo in determinati ambienti potrebbe diventare discriminante.

    • Ciao Matteo,
      grazi per il tuo commento.
      Il fine di Jobmetoo è proprio quello da te descritto: valorizzare le persone per le loro competenze e capacità, aldilà della loro disabilità.
      Grazie ancora per la tua sensibilità.
      Buona giornata.

  2. Salve sono Luigi e sono iscritto da tempo. Purtroppo ancora oggi dopo tantissime candidature non ho avuto nessun riscontro lavorativo. Sono un po’ deluso, perplesso e triste!

    • Ciao Luigi,
      grazie per il tuo feedback.
      Il mondo del lavoro ha dei tempi lunghi, in particolar modo in fase di inserimento lavorativo e scelta del candidato migliore.
      Tutte le candidature agli annunci sono visualizzate dai nostri recruiter, in caso di persona in linea con le richieste aziendali, il CV viene inviato all’azienda che è l’attore finale nella scelta di convocare o meno il candidato a colloquio.
      Continua a seguirci, visualizzare i nostri annunci e completare il tuo profilo: saremo sempre presenti.
      Grazie.
      Buona giornata.

  3. Ciao a tutti,io sono iscritto con JMT da quasi un’anno e devo dire che è l’unico portale che offre una reale opportunità di lavoro appunto mirata.Ho anch’io mandato diverse candidature ma senza particolare riscontro,oggi però dobbiamo scontrarci con il periodo nero dell’occupazione che ormai dura da decenni.Quello che comunque fa piacere e vedere che c’è ,come fa JMT,il coraggio di non nascondersi dietro la disabilità e che l’inserimento,anche uno solo, appunto può diventare per l’azienda stessa un valore aggiunto.Continuero’ a mandare all’infinito le mie candidature perché voglio credere che la forza di volontà va alimentata anche grazie a questo portale di lavoro.
    Grazie

    • Ciao Antonio,
      grazie mille per il tuo commento: hai colto in pieno il fine di Jobmetoo.
      Ti auguriamo una buona giornata.

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