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Due amici e due amiche si danno appuntamento a Cagliari il 12 novembre per mettere a confronto le loro storie di differenze contro ogni stereotipo e pregiudizio e registrare insieme uno spot per far sentire la loro voce. Saranno Sara, Shawn, Martina e Simone a raccontare i luoghi comuni con i quali si scontrano nella propria quotidianità, in cui la sordità, la tetraplegia, l’alopecia e l’ipovisione sono diventate compagne di vita. Saranno loro a raccontare come la maggior parte delle barriere che incontrano sono di tipo culturale e sociale, combatterle con l’ironia è la loro missione,  contrastarle è un obiettivo prioritario raggiungibile solo con la conoscenza e la visibilità, in modo solidale e condiviso e sviluppando uno sguardo inclusivo e accogliente.
InsiemeSiPuòTutto è una campagna sociale prodotta dal basso con l’autofinanziamento dei/delle protagonisti/e e con la partecipazione solidale di professionisti video maker. L’iniziativa è sostenuta da ASAA onlus Associazione Sostegno Alopecia Areata, Associazione culturale LABOR, Associazione La Fomica Viola, con la mediapartnership di Radio Onde Corte. L’iniziativa aderisce alla manifestazione Il mese dei diritti umani 2016.
Sara Giada ha 37 anni ed è di Cagliari, ha scoperto il mondo dei sordi per la prima volta a 19 anni, dopo aver trascorso quasi metà della sua vita con la convinzione di essere udente, in una famiglia di udenti che non le ha mai fatto mancare niente! Il suo traguardo è stato la consapevolezza di essere una persona diversamente abile ma non per questo diversa, maturata  per avere accettato la sua sordità ma anche pronta a difendere i suoi diritti e quelli delle persone con la sua stessa condizione. Da questa consapevolezza prende vita la sua iniziativa #facciamocisentire per ottenere i sottotitoli in TV 24 ore su 24!

Shawn, ha 27 anni ed é un giovane ragazzo tetraplegico, a causa di un incidente avvenuto all’età di 15 anni. È nato in Zambia e ne è particolarmente orgoglioso, ma pensa che la sua adozione, la quale lo ha portato in Sardegna all’età di 10 mesi, sia stata la fortuna più grande che la vita gli ha regalato. È laureato in scienze della comunicazione e attualmente fa lo speaker radiofonico in un’importante radio locale di Sant’Antioco. Si definisce un idealista e un sognatore convinto, per questo crede molto nel mondo e nelle capacità inespresse delle persone che lo abitano. Ama i gesti e tutto ciò che riesce a sorprenderlo, infatti con lui le sorprese e le novità sono sempre gradite.
Martina ha 36 anni e arriva dal Veneto insieme alla sua alopecia areata, una patologia bizzarra e poco conosciuta, di origine genetica  ed autoimmune, che comporta la perdita a chiazze dei capelli e spesso anche dei peli del corpo. Il destino l’ha voluta prima studentessa poi operaia in una ditta di schede elettroniche, le piace ridere di se stessa e divertirsi con i suoi difetti, i migliori maestri che abbia mai incontrato nella sua vita.
Simone ha 42 anni, è affetto da Retinite Pigmentosa, malattia della retina attualmente incurabile che porta progressivamente alla cecità. Vive e lavora a Tempio Pausania da circa due anni ma è originario di Urzulei, in Ogliastra, e ha vissuto a Cagliari per oltre vent’anni, dove si è laureato in lettere e ha maturato le sue prime esperienze professionali. Ama la musica, i viaggi, il mare, la montagna, la buona compagnia e “tutto ciò che dà luce e colore alla sua vita”. Si definisce “autoironico ma volubile” nell’affrontare le “contraddizioni” della sua disabilità e ritiene che la condivisione con gli altri sia la condizione necessaria per conviverci al meglio.

L’appuntamento nel set di InsiemSiPuòTutto è fissato per sabato 12 novembre alle h.11.30 presso la scuola di danze orientali Afrodanza in via Molise a Cagliari. Sara, Shawn, Martina e Simone sono disponibili per raccontare il loro progetto di visibilità e sensibilizzazione!

Contatti e informazioni
Pagina fb: Insieme Si può Tutto
Responsabile comunicazione Francesca Fadda – Cell: 3472114917

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Laurea in Scienze Politiche, poi un quindicennio di lavori disomogenei e frustranti a causa della mia disabilità uditiva grave. Ero per tutti un "bravo ragazzo", ma al momento di affidarmi un compito gli stessi giravano le spalle. Finalmente, grazie ad un concorso pubblico, arriva il posto fisso a tempo indeterminato come amministrativo in una azienda sanitaria. Fui assegnato al front office ospedaliero, mansione del tutto incompatibile con la mia sordità. Dopo alcuni anni veramente sofferti, la decisione di dimettersi: una decisione adulta, consapevole, serena. Quindi la scelta di essere un imprenditore per far diventare impresa il binomio che nella mia vita non aveva mai funzionato: lavoro e disabilità. "Nulla su di noi senza di noi" non è solo lo splendido motto delle persone con disabilità, ma il messaggio di speranza che muove verso l' autodeterminazione.

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