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Si parla molto di Diversity management, ossia di tutte quelle pratiche legate alla gestione delle diversità in azienda; diversità di ogni tipo, dal genere all’età, dall’orientamento sessuale all’etnia, senza per questo trascurare quei temi che interessano la conciliazione tra vita privata e lavoro, e ovviamente la disabilità. Quest’ultimo caso, in particolare, non risulta tuttavia ancora affrontato nella sua completezza, ed è per tale ragione che nasce l’esigenza di individuare nel “Disability management” un’area specifica dedicata. Il 25 Novembre a Milano (ore 9-13) avremo l’occasione di capirne di più grazie al primo convegno nazionale sul tema: “Disability Management: buone pratiche e prospettive future in Italia”.

L’incontro, momento di formazione e riflessione, sarà incentrato sull’analisi quelle buone pratiche che consentono alle persone con disabilità di diventare lavoratori integrati e produttivi all’interno delle organizzazioni. Si tratta di un momento da non perdere, per imparare, trasmettere e raccogliere nuove sfide; un momento aperto a tutti, imprese, persone con disabilità e addetti ai lavori, e non soltanto.

L’evento è stato concepito per favorire un’alta partecipazione delle persone con esigenze specifiche, grazie ad una particolare attenzione all’accessibilità; è garantito inoltre il servizio di interpretariato LIS.

I lavori sono moderati da Consuelo Battistelli (Diversity Engagement Partner per IBM Italia) e Veronica Mattana (psicologa e ricercatrice indipendente).

Ecco i dettagli e il link per l’iscrizione:

Aula Rogers, Scuola di Architettura – Politecnico di Milano
Via Ampère, 2 – Milano

Per iscrizioni: www.lablavoro.com/disabilitymanagement2016

Qui la brochure in PDF accessibile.

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Laurea in Scienze Politiche, poi un quindicennio di lavori disomogenei e frustranti a causa della mia disabilità uditiva grave. Ero per tutti un "bravo ragazzo", ma al momento di affidarmi un compito gli stessi giravano le spalle. Finalmente, grazie ad un concorso pubblico, arriva il posto fisso a tempo indeterminato come amministrativo in una azienda sanitaria. Fui assegnato al front office ospedaliero, mansione del tutto incompatibile con la mia sordità. Dopo alcuni anni veramente sofferti, la decisione di dimettersi: una decisione adulta, consapevole, serena. Quindi la scelta di essere un imprenditore per far diventare impresa il binomio che nella mia vita non aveva mai funzionato: lavoro e disabilità. "Nulla su di noi senza di noi" non è solo lo splendido motto delle persone con disabilità, ma il messaggio di speranza che muove verso l' autodeterminazione.

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