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Ad oggi sembra quasi surreale pensare di poter organizzare una vacanza all’estero quando non si può nemmeno uscire dal proprio Comune di residenza. Bisogna però essere ottimisti ed attrezzati per quando arriverà il momento in cui si potrà tornare a viaggiare. A questo proposito vogliamo darvi alcuni aggiornamenti rispetto all’entrata in vigore e all’utilizzo della Disability Card e del Contrassegno disabili Europeo.

In questi giorni infatti si è tornato a parlare della Disability Card, ovvero la tessera europea unica che raccoglie le informazioni relative alla condizione di disabilità dei cittadini aventi diritto.

La Ministra per le disabilità Erika Stefani ha annunciato che a partire da quest’anno saranno stampate e distribuite le prime Disability Card, descritte come “importante strumento di semplificazione che può agevolare la socialità e l’integrazione delle persone con disabilità”.

Si tratta di un progetto al quale hanno partecipato otto paesi dell’Unione Europea: per l’Italia FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), in partnership con la FAND (Federazione Associazioni Nazionali Disabili). Gli altri Paesi aderenti all’iniziativa, per il momento, sono Belgio, Cipro, Estonia, Finlandia, Malta, Slovenia e Romania.

Tale tessera permetterà l’accesso, alle persone con disabilità, ad una serie di servizi gratuiti o a costo ridotto in materia di trasporti, cultura e tempo libero sul territorio nazionale in regime di reciprocità con gli altri paesi della UE. Oggi invece succede, ad esempio, che una persona con disabilità possa accedere, nel proprio Paese, ad alcuni servizi in maniera agevolata o gratuita , mentre debba rinunciarvi in altri, proprio perché non possiede gli strumenti per dimostrare di averne effettivamente diritto.

In modo analogo nel 2012 l’Italia ha introdotto il Contrassegno disabili Europeo che riconosce ai titolari pari diritti di circolazione e parcheggio anche al di fuori dei confini del proprio Paese di provenienza. Strettamente personale e non cedibile, ha validità di cinque anni (ad eccezione di chi ha invalidità temporanee), con raffigurato il simbolo internazionale di accessibilità e contiene, su fronte, i dati specifici (numero di serie, data di scadenza, stato che lo rilascia)e, sul retro, i dati e foto del titolare.

Tra i Paesi in cui è riconosciuto e quindi ha validità il Contrassegno disabili Europeo ci sono alcune differenze rispetto ai diritti concessi ai loro titolari. A questo proposito, esiste un documento, redatto dalla Federazione Internazionale Automobilistica, che riassume le regole principali sull’utilizzo del Contrassegno disabili Europeo nei paesi comunitari e nel resto del mondo.

Ricordiamo che la richiesta per il rilascio del Contrassegno disabili Europeo va presentata al proprio Comune di residenza solo dopo aver ottenuto dall’INPS la certificazione medica che attesi che il richiedente ha una capacità di deambulazione impedita o sensibilmente ridotta.

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