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Abbandonare tutto per un unico desiderio: viaggiare in giro per il mondo. Quante storie di questo tipo abbiamo letto e sentito parlare ai giornali e alle tv? Chi ha girato il mondo in bicicletta, chi in motocicletta, chi a piedi. Ma questa storia ha dell’incredibile, ed è per questo motivo che come collettivo di professionisti filmmakers abbiamo deciso di raccontarla.

Claudio Pelizzeni 34 anni di Piacenza, bancario per caso ma viaggiatore per passione. Decide di abbandonare il lavoro a lui scomodo per vivere il suo sogno, viaggiare attorno al mondo senza l’utilizzo di aerei. Ma non lo fa da solo: con se, come lui dice, porta uno scomodo compagno di viaggio, il diabete.

Questa storia è stata tanto illuminante da proporre la realizzazione un film documentario completo nel quale Claudio racconta sé stesso, le sue esperienze, difficoltà e crescita personale durante questi 1000 giorni di viaggio attorno al mondo.

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Il racconto, intervallato da immagini delle esperienze vissute dalla partenza all’arrivo, esprime inizialmente le difficoltà di questa sfida, tra famiglia e malattia, per poi guidarci in un viaggio attorno al mondo mostrandoci le tappe che egli ha vissuto, la scoperta delle culture, le emozioni dei tramonti e degli incontri, le realtà del viaggio da backpacker, e quanto la sua esperienza di viaggio sia diventata punto di riferimento per tutti coloro che intendono superare i propri limiti.

Come progetto indipendente abbiamo attivato una campagna di raccolta fondi nel sito del nostro collettivo www.lsco.it alla pagina dedicata. Le risorse accumulate saranno utili per la realizzazione della seconda parte delle riprese, che vedranno Claudio negli ultimi giorni del suo viaggio fra Marocco, Spagna e Italia.

Come collettivo dedichiamo il nostro talento e il nostro tempo gratuitamente alla reazione del documentario “L’orizzonte ogni giorno un po’ più in là”, questo perchè il progetto di Claudio, unito alla nostra passione, siamo sicuri ispirerà tante persone.

A tutti voi chiediamo di unirvi a noi contribuendo alla realizzazione della seconda e ultima parte attraverso donazione, per raggiungere Claudio tra Africa e Europa per il suo ritorno a casa. Supportandoci ci permettete di coinvolgervi in importanti decisioni durante la realizzazione e di inviarvi delle ricompense.

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Laurea in Scienze Politiche, poi un quindicennio di lavori disomogenei e frustranti a causa della mia disabilità uditiva grave. Ero per tutti un "bravo ragazzo", ma al momento di affidarmi un compito gli stessi giravano le spalle. Finalmente, grazie ad un concorso pubblico, arriva il posto fisso a tempo indeterminato come amministrativo in una azienda sanitaria. Fui assegnato al front office ospedaliero, mansione del tutto incompatibile con la mia sordità. Dopo alcuni anni veramente sofferti, la decisione di dimettersi: una decisione adulta, consapevole, serena. Quindi la scelta di essere un imprenditore per far diventare impresa il binomio che nella mia vita non aveva mai funzionato: lavoro e disabilità. "Nulla su di noi senza di noi" non è solo lo splendido motto delle persone con disabilità, ma il messaggio di speranza che muove verso l' autodeterminazione.

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