Conoscevo Simona da alcuni anni e l’avevo anche intervistata per il blog di Jobmetoo e, da pochi mesi, eravamo “colleghi” di penna su InVisibili del Corriere.
Ci eravamo scritti una mail agli inizi di Agosto, e questo scambio, adesso che Simona non c’è più, lo conserverò tra i messaggi speciali.
Trovo difficile trovare altre parole che non siano state già dette in queste ore, e che sono parole di stima e ammirazione, anche per la comune condizione di disabilità. Grazie, Simona, per quello che hai fatto e per il tuo sorriso che non è mai mancato. Ne faremo tesoro.