Oggi facciamo due chiacchiere con Gianluca Almi , Responsabile Marketing e Prodotti Risorse Umane – Business Partner Italia Gruppo BNP Paribas

 Come ha conosciuto Jobmetoo?

Abbiamo conosciuto Danilo Galeotti che ci ha presentato l’attività e abbiamo apprezzato le possibili soluzioni proposte. Qualche mese dopo abbiamo dato inizio alla partnership che ci permette di selezionare nuovi collaboratori con disabilità o appartenenti alle categorie protette da poter inserire nelle Società del Gruppo BNP Paribas

Quale motivo ha spinto la sua azienda a rivolgersi a Jobmetoo?

BNP Paribas è presente in 75 paesi con oltre 180.000 collaboratori di circa 150 nazionalità differenti: la “Diversità” rappresenta uno dei tratti distintivi dell’identità del Gruppo che vuole dare il proprio contributo per costruire una società orientata sempre più al rispetto e alla valorizzazione delle differenze.

Per questo ci siamo impegnati nell’integrazione di persone con disabilità nelle Società del Gruppo attraverso diverse modalità e con attori riconosciuti nel settore. Essere consapevoli dei propri valori significa adottare concretamente comportamenti socialmente responsabili di cui si devono monitorare le ricadute su tutti gli stakeholder: comunità, clienti, dipendenti, fornitori.

Quali sono i vantaggi che ha riscontrato nei servizi Jobmetoo rispetto alle agenzie tradizionali?

Il percorso di coaching personalizzato che i nostri recruiter stanno effettuando con i professionisti del team di Jobmetoo permette di arricchire le nostre competenze e di migliorarci nella valutazione delle persone con disabilità.

Inoltre, il portale web è uno strumento molto efficace: la possibilità di pubblicare gli annunci, di personalizzare la ricerca e di selezionare le candidature in maniera più mirata ci permette di essere più rapidi nello screening.

Aldilà delle regolamentazioni legislative, qual è la politica aziendale sull’inserimento nel mondo del lavoro delle persone disabili?

BNP Paribas è stato uno dei primi gruppi bancari ad impegnarsi per una politica di prevenzione delle discriminazioni e per la promozione della diversità inserendo, già a partire dal 2006, il “rischio di discriminazione” fra i 30 maggiori rischi operativi.

BNL e le altre Società del Gruppo puntano, prima di tutto, sulle competenze delle persone e poi viene presa in considerazione la disabilità; è per questo che nelle nostre comunicazioni relative alla selezione diciamo: “selezioniamo candidati, assumiamo persone”.

In questo senso, la piattaforma Jobmetoo ci aiuta a trovare i profili che corrispondono alle nostre esigenze.

L’inserimento di una persona disabile ha condizionato la struttura aziendale (sia fisica che di organigramma)? Se sì, i lavori realizzati hanno apportato un vantaggio anche alle persone non appartenenti alle categorie protette?

BNP Paribas è molto sensibile al tema del benessere delle persone nel contesto lavorativo, tutte le nostre sedi sono concepite per garantire questo. L’abbattimento di barriere architettoniche, la creazione di spazi adeguati alle esigenze dei disabili e più in generale l’attenzione verso tutte le esigenze delle nostre persone hanno come obiettivo l’incremento del benessere della collettività

Pensa che il lavoro in remoto sia una strada percorribile per l’azienda? Esistono casi concreti?

Da qualche mese è partita l’iniziativa “Flexible Working”: si tratta di una modalità di lavoro innovativa e basata su un forte elemento di flessibilità – in modo particolare di orari e di sede – lasciando così al collaboratore ampia libertà di organizzazione.

Pensa di inserire a breve nuove figure professionali appartenenti alle categorie protette?

Da Settembre sono state assunte già 3 persone appartenenti alle categorie protette e prevediamo, nel breve periodo, di inserirne altre.

Abbiamo dimenticato qualcosa? Se sì, cosa?

L’impegno del Gruppo nei confronti della Diversità è riconosciuto a livello internazionale. A fine ottobre BNP Paribas ha ottenuto nel Regno Unito un’importante onorificenza dal settimanale The Economist: il 2° posto nella classifica “Workplace Pride” che premia i datori di lavoro e le misure inclusive attuate per i loro dipendenti, a prescindere dall’orientamento sessuale o dall’identità di genere.

 

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2 Commenti

  1. Mi interessa sapere le iniziative che BNP intraprende per il reinserimento lavorativo a seguito delle nuove normative previste. Io ho lavorato nel più noto Istituto di credito italiano per quasi 25 anni ed ho un curriculum di valore (grazie anche alla formazione interna dell’azienda ed a quella personale). Purtroppo ho cessato l’attività con la banca per motivi personali seri. Ora alla mia età con il mio background professionale e culturale non riesco a reiserirmi nel settore e anche in altri. Cosa posso fare? Sono una donna in età matura che però ha ancora molte cose da offrire..

    • Ciao Monica,
      grazie per il tuo messaggio.
      Per entrare in contatto con i nostri Recruiter che gestiscono il cliente BNP è sufficiente registrarsi al sito http://www.jobmetoo.com: ti consigliamo di completare il profilo in tutte le sue parti e inserire le esperienze lavorative interessanti.
      Non esitare a contattarci in caso di maggiori informazioni.
      Grazie.
      Buona giornata.

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