adesiviamoli

Iacopo Melio è un grande!

Permettetemi di iniziare questo post con un incipit diretto, senza giri di parole o intermezzi inutili. Ho avuto la fortuna di conoscere Iacopo online e di parlarci qualche volta e ho riscontrato in lui una voglia di vivere, di voler realizzare i suoi e, non da ultimo, avere rispetto per la sua persona ed i suoi diritti. Eh sì, un rispetto che dovrebbe essere naturale e che invece deve essere conquistato, ogni giorno, in tutti i momenti della giornata.

Così nasce l’iniziativa “Adesiviamoli” un modo per fare capire ai furbetti che esistono dei diritti e dei doveri, ma anche educare alla disabilità la società, che sembra ignorare un aspetto così radicato nella nostra quotidianità da non poter essere considerato un peso.

Quando la vettura del conducente furbetto ruba il diritto ad un disabile, oppure ostacola il passaggio a chi ha difficoltà motorie (permanenti e non), avete alcune alternative – afferma Iacopo – potete forargli da un minimo di una ad un massimo di quattro ruote. Potete scrivergli “scusa non ci passavo!” con le vostre chiavi, sulla fiancata. Potete alzargli i tergicristalli e bloccarglieli col SuperAttack… E altro ancora. Ma noi di Vorreiprendereiltreno , si sa, lottiamo con il sorriso per i diritti di tutti, contro ogni barriera, e la violenza non ci piace proprio. Ecco allora che nascono loro, i nostri adesivi ufficiali

Iacopo ha lanciato l’iniziativa con l’artista francese Clet, il quale ha disegnato una carrozzina che sostiene a fatica il suo peso quotidianola grande riga orizzontale del divieto diventa così un macigno bianco che schiaccia la persona disabile, nelle fatiche di tutti i giorni contro le barriere architettoniche” afferma Iacopo.

I messaggi sono forti e diretti, realizzati con lo scopo di far riflettere e far scaturire una reazione nel furbetto di turno: “Essere stronzi non è un handicap!” e “#Vorreiprendereiltreno”, il primo già esaurito nel giro di un mese. La ristampa è partita e vi invitiamo a comprarli, in quanto €2 dell’iniziativa saranno donati all’onlus fondata da Iacopo #Vorreiprendereiltreno

 

Fonte: Il Tirreno

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Laurea in Scienze Politiche, poi un quindicennio di lavori disomogenei e frustranti a causa della mia disabilità uditiva grave. Ero per tutti un "bravo ragazzo", ma al momento di affidarmi un compito gli stessi giravano le spalle. Finalmente, grazie ad un concorso pubblico, arriva il posto fisso a tempo indeterminato come amministrativo in una azienda sanitaria. Fui assegnato al front office ospedaliero, mansione del tutto incompatibile con la mia sordità. Dopo alcuni anni veramente sofferti, la decisione di dimettersi: una decisione adulta, consapevole, serena. Quindi la scelta di essere un imprenditore per far diventare impresa il binomio che nella mia vita non aveva mai funzionato: lavoro e disabilità. "Nulla su di noi senza di noi" non è solo lo splendido motto delle persone con disabilità, ma il messaggio di speranza che muove verso l' autodeterminazione.

4 Commenti

  1. L intenzione è buona ma attaccare un adesivo in estate su una carrozzeria può causare danni e si passa dalla parte del torto. Si può essere denunciati per danneggiamento. Non condivido l iniziativa.

    • Ciao Massimiliano,
      grazie per il tuo commento.
      Il tuo punto di vista è condivisibile, allo stesso tempo l’adesivo (e la conseguente rimozione) è un “costo” facile da affrontare, ma più che altro è un simbolo per far riflettere, per portare al rispetto di tutti.
      Grazie.
      Buona giornata.

  2. L’adesivo possiamo metterlo sul verrà non si danneggia nulla e chi trovasse difficile cercare un posto altrove si becca oltre gli insulti anche l’adesivo.Proviamo solo per un ora un andicap simulandolo,ci renderemo conto che noi in buona salute potremmo in minima parte ciò che noi simulatori soffriremmo per questa falsa menomazione fisica ma chi la soffre veramente sulla sua pelle non simula soffre e se ci sentiamo tanto solidali chiamiamo i vigili e segnaliamo gli abusi discutiamo con gli invasori di posti riservati ai disabili questa sarebbe il minimo della civiltà. E delle difficoltà dei disabili ciao. Gioacchino Franzitta.

    • Ciao Gioacchino,
      grazie per il tuo messaggio.
      L’iniziativa è una provocazione al fine di sensibilizzare coloro che distrattamente (vogliamo credere questo) occupano un posto non loro o non agevolano il passaggio delle persone con disabilità.
      Continua a leggerci.
      A presto!

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