Quando l’esperienza è vissuta in prima persona assume un valore importante e centrale: ci si impegna attivamente nella ricerca del miglioramento e nel focus della tematica, al fine di renderla accettabile o risolvere un problema. Per comprendere meglio l’affermazione è sufficiente pensare alle code alle quali siamo costretti ad aggregarci al supermercato o alle Poste: l’attesa è così snervante che subirla attiva in noi un meccanismo di proattività, facendoci esclamare “Se fossi io farei così per far evitare questa fila inutile!”
Access Earth nasce da un’esperienza personale: Matt McCann è un ragazzo irlandese disabile, che, tempo fa, effettuò una prenotazione in hotel, il quale gli garantì piena accessibilità; peccato che quanto affermato non corrispondesse alla realtà. Matt non si è scoraggiato e ha ribaltato il concetto di definizione di accessibilità in termini di definizione: non più una “autocertificazione” da parte della struttura, ma dei feedback reali lasciati da persone con disabilità che il posto lo conoscono o nel quale hanno trascorso un soggiorno.
Il servizio Access Earth non si limita solamente alla recensione di Hotel, ma anche B&B, ristoranti, musei, teatri, stadi ed in generale i luoghi di accesso al pubblico. Inoltre, il giudizio fornito dal basso, cioè direttamente dalla persona che vive in prima persona l’esperienza del soggiorno, in caso di hotel o B&B, o dello spettacolo, in caso di teatro, permette di avere un riscontro oggettivo sulla struttura e il livello di accessibilità.
Una APP, ma allo stesso tempo un servizio fruibile anche da PC o da tablet, che si pone come una guida essenziale per le persone con disabilità: un accesso all’informazione tra pari che facilita gli spostamenti e le economie dei luoghi (nonché delle strutture) che pongono l’accessibilità tra le loro priorità.