All’indomani della Conferenza di Firenze eravamo usciti con questo post ricordando che, nella conferenza precedente (Bologna 2013), il Programma di azione era rimasto lettera morta. A molti mesi di distanza dalla Conferenza di Firenze (ottobre 2016), nulla è cambiato, come descrive bene Sara De Carli in un articolo su Vita che invitiamo a leggere per intero, specialmente per quanto riguarda i commenti di Carlo Giacobini, direttore di Handylex.
Davvero, ogni commento è superfluo. A cosa servono queste mega conferenze se poi la montagna partorisce il topolino? Da disabile, davvero, non posso che restare sbigottito. E il rumore delle mille attività e associazioni che spingono quotidianamente la persona con disabilità verso una posizione più degna nel mondo, mi appaiono come un quantitativo di forze ed energie che rischia di andare sprecato.
Non so quando e dove si terrà la prossima Conferenza, ma se non ci saranno cambi significativi e, come dice Gianpiero Griffo, si comincia a parlare di “azione” invece che di “programma”, dubito fortemente di essere presente.