zion shaver

Abbiamo parlato pochi giorni fa della storia di Leroy Sutton, lo studente di Cleveland grande appassionato di wrestling e nato con una grave disabilità. Zion Shaver è un precursore di Leroy, infatti è stato il primo lottatore di wrestling senza arti inferiori.

La storia di Zion ha dell’incredibile: tutto nasce da un’ispirazione, quella di Kyle Maynard, anche lui in piena lotta con le difficoltà della vita, ma che non lo hanno fermato, infatti ha coronato il suo sogno diventando un campione di wrestler scolastico in Georgia, successivamente diventando un coach motivazionale e a livello agonistico raggiungendo un altro grande traguardo, quello di scalarere la cima del Kilimangiaro.

Zion inizia ad avvicinarsi al wrestling all’età di 2 anni, ma in questo periodo inizia anche il suo spostarsi da famiglia in famiglia a causa della regressione caudale, la malattia che lo ha privato degli arti inferiori. La forze di Zion è più forte delle avversità, così come la passione per il wrestling: la svolta avviene con l’adozione definita da parte della sua “ultima” famiglia e con la lettura del libro “No excuses” di Maynar appunto.

Una storia che fa capire come le avversità facciano parte della vita di tutti, non soltanto delle persone con disabilità: la voglia di andare avanti e coltivare giorno dopo giorno le proprie passioni permettere di raggiungere i risultati che altre persone definiscono impossibili.

Fonte: News Super

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Laurea in Scienze Politiche, poi un quindicennio di lavori disomogenei e frustranti a causa della mia disabilità uditiva grave. Ero per tutti un "bravo ragazzo", ma al momento di affidarmi un compito gli stessi giravano le spalle. Finalmente, grazie ad un concorso pubblico, arriva il posto fisso a tempo indeterminato come amministrativo in una azienda sanitaria. Fui assegnato al front office ospedaliero, mansione del tutto incompatibile con la mia sordità. Dopo alcuni anni veramente sofferti, la decisione di dimettersi: una decisione adulta, consapevole, serena. Quindi la scelta di essere un imprenditore per far diventare impresa il binomio che nella mia vita non aveva mai funzionato: lavoro e disabilità. "Nulla su di noi senza di noi" non è solo lo splendido motto delle persone con disabilità, ma il messaggio di speranza che muove verso l' autodeterminazione.

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