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Non è facile trovare un riferimento autorevole, ma anche veramente utile e ben scritto, che ci aiuti non solo nella ricerca di un lavoro ma anche, e soprattutto, nel sapersi orientare a partire da una migliore conoscenza di noi stessi e delle nostre aspettative.

Scegliamo quindi il mese di agosto per suggerire ai nostri utenti questa mini guida ad opera dell’Ordine Psicologi del Lazio che offre molti spunti di riflessione: riflessione che ben si adatta al periodo di vacanza che ci attende e che ha anche lo scopo di farci trovare sempre più pronti alla ripresa delle attività.

“Cerchi lavoro? Mettiti all’opera!” è il titolo dell’e-book che ben riassume il senso della pubblicazione, che prevede, oltre alle classiche fasi che vanno dalla ricerca di una professione all’assunzione, anche un’analisi sul “dopo” e su come gestire la propria presenza sui social network, fino alla ricerca di un lavoro all’estero. La pubblicazione è pensata per tutti coloro che cercano un lavoro, non solo disabili, e a maggior ragione – in un’ottica sempre più di parità – ne consigliamo la lettura.

Vi salutiamo con questa frase di Goethe, riportata all’inizio del manuale:

Avere talento significa lavorare molto per migliorare ogni giorno. Un grande errore è credersi più di ciò che si è e stimarsi meno di ciò che si vale

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Laurea in Scienze Politiche, poi un quindicennio di lavori disomogenei e frustranti a causa della mia disabilità uditiva grave. Ero per tutti un "bravo ragazzo", ma al momento di affidarmi un compito gli stessi giravano le spalle. Finalmente, grazie ad un concorso pubblico, arriva il posto fisso a tempo indeterminato come amministrativo in una azienda sanitaria. Fui assegnato al front office ospedaliero, mansione del tutto incompatibile con la mia sordità. Dopo alcuni anni veramente sofferti, la decisione di dimettersi: una decisione adulta, consapevole, serena. Quindi la scelta di essere un imprenditore per far diventare impresa il binomio che nella mia vita non aveva mai funzionato: lavoro e disabilità. "Nulla su di noi senza di noi" non è solo lo splendido motto delle persone con disabilità, ma il messaggio di speranza che muove verso l' autodeterminazione.

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