Looqui-jobmetoo

La disabilità multisensoriale è altamente impattante, in particolare in ambito sociale: privando la persona della capacità di espressione “classica” come la parola, l’udito o la vista, le alternative di rapportarsi con gli altri non sono facili, in quanto è necessario costruire un nuovo codice di comunicazione che a sua volta prevede un linguaggio e dei segni specifici (come la parola e il linguaggio del corpo).

Costruire un nuovo modo di comunicare e di interagire prevede anche che questa modalità sia condivisa tra due o più persone per poter trasmettere il messaggio pensato: cosa fare in questi casi? Esistono già delle soluzioni condivise: il linguaggio dei segni per esempio, o il linguaggio Braille.

Looqui va oltre e cerca di utilizzare quanto già presente con la fruizione (e la potenza) delle nuove tecnologie: la startup ha ideato un sistema di trasmissione capace di trasferire in tempo reale informazioni che codificano le posizione complete della mano tramite internet. Il video aiuterà a capire bene il funzionamento dell’idea.

Una bella iniziativa capace di integrarsi con i sistemi di comunicazione già presenti facilitandoti e favorendo il concetto di inclusione, tematica sempre presente in ambito disabilità.

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Laurea in Scienze Politiche, poi un quindicennio di lavori disomogenei e frustranti a causa della mia disabilità uditiva grave. Ero per tutti un "bravo ragazzo", ma al momento di affidarmi un compito gli stessi giravano le spalle. Finalmente, grazie ad un concorso pubblico, arriva il posto fisso a tempo indeterminato come amministrativo in una azienda sanitaria. Fui assegnato al front office ospedaliero, mansione del tutto incompatibile con la mia sordità. Dopo alcuni anni veramente sofferti, la decisione di dimettersi: una decisione adulta, consapevole, serena. Quindi la scelta di essere un imprenditore per far diventare impresa il binomio che nella mia vita non aveva mai funzionato: lavoro e disabilità. "Nulla su di noi senza di noi" non è solo lo splendido motto delle persone con disabilità, ma il messaggio di speranza che muove verso l' autodeterminazione.

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