E’ arrivato il momento del colloquio in azienda, la vostra occasione per presentarvi di persona e, allo stesso tempo, conoscere nel dettaglio ruolo, contesto e azienda in cui potreste trovarvi a lavorare in un vicino futuro.

E’, anche in questo caso, un incontro che mette le basi per una reciproca conoscenza: nella scelta finale, sarete anche voi a valutare positivamente o meno la proposta, al di là degli aspetti economici, in termini di mansioni e realtà lavorativa. E’ importante, quindi, parlare di sè, così come ascoltare e interagire con domande.

Ormai siete al corrente del ruolo ricercato, del nome dell’azienda e della persona di cui dovrete chiedere e con cui sosterrete il colloquio: non resta che “prepararvi”.

Conosci l’azienda

Prima di tutto, visitate il sito internet della società, documentatevi sul business e sulle informazioni salienti; prendete nota dell’indirizzo e valutate il tragitto migliore per raggiungerla (il recruiter di Jobmetoo vi avrà certamente dato, se necessario, informazioni circa l’accessibilità in caso di disabilità motorie, o la presenza/assenza di parcheggi interni e via dicendo): arrivare in ritardo al colloquio non è un buon inizio, così come presentarsi con più di un quarto d’ora di anticipo (se doveste avere necessità specifiche, segnalatelo al selezionatore di Jobmetoo che farà da tramite con il cliente). E’ buona cosa conoscere il ruolo della persona con cui sosterrete il colloquio, per avere un’idea dei temi sui quali potrà vertere il colloquio (i manager di linea, generalmente, scenderanno nel merito dei tecnicismi del ruolo per il quale cercano), della posizione che occupa in azienda e del suo potere decisionale all’interno del team o dell’azienda in generale. Potete richiedere le informazioni al recruiter di Jobmetoo e approfondire utilizzando, ad esempio, LinkedIn. Vi suggerisco di annotarvi – oltre che sul vostro smartphone, anche su carta, per scongiurare l’imprevisto della batteria che si esaurisce – indirizzo, persona di riferimento e, soprattutto, un recapito telefonico per poter avvisare in caso di contrattempi.

L’approccio in azienda dovrà essere, a meno di indicazioni differenti, formale e professionale: si consiglia sempre un abbigliamento curato e ordinato (per ruoli impiegatizi, è preferibile evitare jeans, t-shirt, pantaloncini, canottiere, abiti troppo corti, trucco eccessivo..), ed è d’obbligo rivolgersi all’interlocutore “dando del lei”. Ricordatevi anche che non saranno soltanto le vostre parole a raccontare di voi, ma anche il vostro linguaggio paraverbale e non verbale: prestate attenzione a tono, volume, velocità con cui parlate, così come alla postura che assumete o alla gestualità.

Come per il colloquio in Jobmetoo, preparatevi una breve ed efficace presentazione di voi stessi, del vostro percorso e delle vostre motivazioni; naturalmente, conoscendo la realtà e il ruolo per il quale sostenete il colloquio, sottolineate le vostre esperienze formative-professionali più coerenti con la posizione ricercata dall’azienda.

Allo stesso modo, siate pronti a fare domande di approfondimento sull’azienda o sul ruolo in sè; mostrate disponibilità e apertura, ma allo stesso tempo le idee chiare su come vorreste indirizzare la vostra carriera (sì, magari vi “va bene tutto”, ma di fronte ad un’azienda che vi offre un ruolo specifico in  -esempio- contabilità clienti, la vostra motivazione “a qualsiasi cosa” dovrà diventare una motivazione a ruoli “in ambito amministrativo-contabile”).

Infine, fino ad ora abbiamo parlato di come affrontare colloqui telefonici, colloqui con Jobmetoo e in azienda, presentando se stessi in modo generico. In realtà c’è un aspetto che nel vostro colloquio dovrà meritare, da parte vostra e del selezionatore, una grande attenzione, ovvero il tema relativo alla disabilità: su come affrontarlo, che cosa dire e come, parleremo settimana prossima.

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