benessere-lavorativo

Venerdì 13 Maggio un appuntamento da non perdere per tutti coloro che si occupano, a vario titolo, di integrazione lavorativa e salute mentale: “Ben-essere e produttività: un binomio vincente”.

Un tema, questo, di grande attualità. Sappiamo bene che, nell’ambito del complesso mondo della disabilità, alcune condizioni siano particolarmente penalizzate, come nel caso della disabilità psichica. Le esperienze che saranno descritte nel convegno mirano proprio a rimuovere alcune barriere ed errate convinzioni: ed è sempre attraverso la via regina del lavoro che disabilità sulla carta più penalizzate di altre possono essere così superate.

Il Programma Innovativo Regionale “Messa in campo e diffusione nella città di Milano di modelli operativi per l’inserimento lavorativo di soggetti affetti da disturbi psichici” dal 2009 si occupa di interventi sull’ organizzazione delle opportunità in rete, promuovendo le connessioni tra Istituzioni e Servizi al fine di facilitare i percorsi di integrazione lavorativa di soggetti con disagio psichico. Ad oggi, l’impatto del programma sulla popolazione trattata è sostenuto da un incremento della percentuale di assunzione, da una costante e ridotta percentuale di drop out e di ricoveri.

L’iscrizione al convegno è gratuita ma obbligatoria sul sito www.integralavoro.com. Al momento dell’iscrizione verrà richiesto di indicare a quale workshop pomeridiano si intende partecipare.

Il convegno si terrà presso il Centro Congressi Fondazione Stelline (Sala Manzoni): nel volantino sono presenti tutte le informazioni con la scaletta dei lavori e i nomi dei relatori.

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Laurea in Scienze Politiche, poi un quindicennio di lavori disomogenei e frustranti a causa della mia disabilità uditiva grave. Ero per tutti un "bravo ragazzo", ma al momento di affidarmi un compito gli stessi giravano le spalle. Finalmente, grazie ad un concorso pubblico, arriva il posto fisso a tempo indeterminato come amministrativo in una azienda sanitaria. Fui assegnato al front office ospedaliero, mansione del tutto incompatibile con la mia sordità. Dopo alcuni anni veramente sofferti, la decisione di dimettersi: una decisione adulta, consapevole, serena. Quindi la scelta di essere un imprenditore per far diventare impresa il binomio che nella mia vita non aveva mai funzionato: lavoro e disabilità. "Nulla su di noi senza di noi" non è solo lo splendido motto delle persone con disabilità, ma il messaggio di speranza che muove verso l' autodeterminazione.

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