Scarpe Rare Partners def

Abbiamo già parlato di Rare Partners e della sensibilizzazione alla Sindrome di Usher, abbiamo anche fatto due chiacchiere con Marcella Zaccariello, ma come Jobmetoo sostiene Alessandro? Partecipando alla MCM, cioè Milano City Marathon!

Lo staff Jobmetoo affronterà la staffetta della Maratona, quindi i partecipanti saranno 4, vediamoli insieme.

Ai blocchi di partenza, a dare lo sprint e la carica giusta, ci sarà la nostra Valeria Pincini!

Valeria Pincini ok

Valeria è una runner convinta, la cui passione è così grande da non fermarsi davanti a nulla: infortuni e clima sono solo passeggeri, sifde da affrontare con piglio deciso e positività.

Valeria è anche una mamma di due splendidi bimbi: se vuoi leggere qualcosa in più della sua stupenda famiglia, dai un occhio al suo blog!

Valeria cederà il testimone a suo marito, Nicola Laserra, anche lui runner per passione e con una forte esperienza alle spalle.

Nicola Laserra

Nicola è un appassionato di sport: all’inizio, come la maggior parte degli italiani, il primo approccio è con il calcio, per poi passare alla corsa e alla palestra.

Terza sezione della maratona, qui ci sarà Alessandro Franza

Foto-Alessandro-Franza

Alessandro è un corridore amatoriale: adora la corsa, ma la coltiva sporadicamente. Passione per la tecnologia, adora la compagnia e la sua neo famiglia.

Infine, l’ultimo tratto sarà percorso da Danilo Galeotti, Amministratore Delegato di Jobmetoo.

Danilo Galeotti

Danilo ha una forte passione per i numeri, ma nel tempo libero si dedica alla famiglia, che a breve si allargherà, e alle sue passioni, tra cui la corsa.

Sarà accolto all’arrivo da tutto lo staff Jobmetoo e dai vari spettatori che assisteranno alla Milano City Marathon, una bella responsabilità.

Il team è pronto, gli allenamenti sono sempre più frequenti e lo scambio di opinioni e tempi fa crescere quel sano agonismo necessario ad affrontare al meglio un impegno così importante.

Se anche tu vuoi supportare Rare Partners effettua una donazione!

Condivisioni
Articolo precedenteJobmetoo aderisce alla Giornata del Lavoro Agile
Prossimo articoloViaggiare: cosa di più bello? Se è per tutti vale ancora di più
Laurea in Scienze Politiche, poi un quindicennio di lavori disomogenei e frustranti a causa della mia disabilità uditiva grave. Ero per tutti un "bravo ragazzo", ma al momento di affidarmi un compito gli stessi giravano le spalle. Finalmente, grazie ad un concorso pubblico, arriva il posto fisso a tempo indeterminato come amministrativo in una azienda sanitaria. Fui assegnato al front office ospedaliero, mansione del tutto incompatibile con la mia sordità. Dopo alcuni anni veramente sofferti, la decisione di dimettersi: una decisione adulta, consapevole, serena. Quindi la scelta di essere un imprenditore per far diventare impresa il binomio che nella mia vita non aveva mai funzionato: lavoro e disabilità. "Nulla su di noi senza di noi" non è solo lo splendido motto delle persone con disabilità, ma il messaggio di speranza che muove verso l' autodeterminazione.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here