I social networks nascono come strumento per mettere in contatto le persone, poter avviare delle collaborazioni e rimanere aggiornati sugli eventi che accadono nel nostro territorio locale o internazionale.

Con gli anni il loro ruolo si è evoluto  sino ad essere utilizzati come strumenti di accessibilità molto validi per il mondo del lavoro: la condivisione di informazioni, la possibilità del telelavoro, le comunicazioni tramite applicativi di messaggistica… e molto altro.

L’accesso del disabile al mondo del lavoro tramite i social

 

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L’utlizzo dei social è in continua crescita: da un rapporto del Crisp emerge che il 64% delle aziende usa i social in ambito lavorativo, in particolare il settore delle Risorse Umane. Le finalità sono diverse: dal project management alla selezione dei candidati, dalla comunicazione interna sino alla diffusione delle conoscenze.

Tale diffusione permette al disabile di poter accedere a settori e attività prima precluse: una conoscenza accurata del social dà vita ad un’organizzazione flessibile, veloce e modulare, capace quindi di poter far fronte alle novità del mercato e valorizzando le diverse figure professionali presenti nell’organizzazione.

La persona con disabilità potrà così essere ancor di più un punto di forza del processo aziendale, grazie alla sua conoscenza dei social network, operando in ambiti quali la comunicazione, sia interna che esterna, la progettazione di nuove strutture aziendali, la selezione delle nuove figure che faranno parte dell’organizzazione, la relazione con i fornitori internazionali e molto altro.

La conoscenza permette l’accesso, i social network sono il nuovo volano delle aziende, le persone disabili rappresentano il nuovo fulcro sul quale basare la spinta al mondo 2.0.

 

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Laurea in Scienze Politiche, poi un quindicennio di lavori disomogenei e frustranti a causa della mia disabilità uditiva grave. Ero per tutti un "bravo ragazzo", ma al momento di affidarmi un compito gli stessi giravano le spalle. Finalmente, grazie ad un concorso pubblico, arriva il posto fisso a tempo indeterminato come amministrativo in una azienda sanitaria. Fui assegnato al front office ospedaliero, mansione del tutto incompatibile con la mia sordità. Dopo alcuni anni veramente sofferti, la decisione di dimettersi: una decisione adulta, consapevole, serena. Quindi la scelta di essere un imprenditore per far diventare impresa il binomio che nella mia vita non aveva mai funzionato: lavoro e disabilità. "Nulla su di noi senza di noi" non è solo lo splendido motto delle persone con disabilità, ma il messaggio di speranza che muove verso l' autodeterminazione.

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