Ilaria Lenzu

I primi cartoni animati usciti per il grande schermo erano basati su storie di principesse: Cenerentola, Biancaneve e le loro “colleghe” erano, a loro modo, delle principesse, chi per nascita, chi per amore.

Tante generazioni si sono immedesimate nelle figure fantastiche dei creatori Disney, attenti a rispettare i canoni definiti da Vladimir Propp e far sognare le ragazzine dell’avvento del principe azzurro che avrebbe reso ognuna di loro una principessa.

Uno degli appuntamenti più ambiti è da sempre il Ballo delle Debuttanti: un evento dedicato a poche coppie che ufficializza l’ingresso in società delle future principesse moderne. Poco meno di un mese fa, il 6 Giugno, il ballo svoltosi a Bari, ha visto e decretto l’ingresso di Ilaria Lenzu, una ragazza disabile, affetta dalla sindrome di Down, che ha coronato il suo sogno.

ballo debuttanti Bari

L’evento ha un suo valore reale e simbolico, in quanto permette di dare un forte segnale al tema dell’inclusività e della partecipazione delle persone con disabilità alla società, in tutti i suoi aspetti, da quelli primari a quelli più ludici.

Un’iniziativa che ci auguriamo di rivedere nei prossimi anni e che si possa estendere a tutti i circoli che organizzano i Balli delle Debuttanti: tutti abbiamo bisogno di sognare e tutte hanno il diritto di diventare delle principesse.

 

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Laurea in Scienze Politiche, poi un quindicennio di lavori disomogenei e frustranti a causa della mia disabilità uditiva grave. Ero per tutti un "bravo ragazzo", ma al momento di affidarmi un compito gli stessi giravano le spalle. Finalmente, grazie ad un concorso pubblico, arriva il posto fisso a tempo indeterminato come amministrativo in una azienda sanitaria. Fui assegnato al front office ospedaliero, mansione del tutto incompatibile con la mia sordità. Dopo alcuni anni veramente sofferti, la decisione di dimettersi: una decisione adulta, consapevole, serena. Quindi la scelta di essere un imprenditore per far diventare impresa il binomio che nella mia vita non aveva mai funzionato: lavoro e disabilità. "Nulla su di noi senza di noi" non è solo lo splendido motto delle persone con disabilità, ma il messaggio di speranza che muove verso l' autodeterminazione.

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