Foto-CV

Questa settimana vogliamo dare il nostro punto di vista sull’inserimento della foto all’interno del curriculum vitae.

Di nuovo, si tratta di una scelta personale, assolutamente facoltativa, ma da ben ponderare per non ottenere un effetto che possa influire negativamente sulla propria candidatura.

Se l’annuncio richiede esplicitamente l’invio di un curriculum corredato da foto, è opportuno inserirla nel documento: evidentemente, nella selezione di quel particolare profilo, verrà fatta anche una valutazione estetica (hostess, promoter, professioni in ambito di alta moda..); generalmente, è possibile trovare indicazioni sulla tipologia di fotografia, se a figura intera, solo del viso e via dicendo. Se l’annuncio, invece, non richiede l’invio di una foto, ma preferite aggiungerla al cv, chiedetevi prima se sia un valore aggiunto per la vostra autopresentazione.

In caso affermativo, ecco alcuni consigli per la scelta dello scatto che, innanzi tutto, deve trasmettere un’idea di professionalità (tutti gli esempi citati sono casi reali):

– la fotografia dovrebbe essere vostra: anche se il matrimonio di vostra cugina è stata l’unica occasione in cui avete indossato la cravatta, amici o familiari è meglio che non compaiano (neanche con solo la testa o con il braccio che vi cinge le spalle). E, anche se il vostro miglior amico è un animale, non si offenderà dall’esclusione dal vostro cv.
– la fotografia dovrebbe essere recente, congruente con la data di nascita indicata.
– la fotografia dovrebbe ritrarvi in una situazione decorosa: no a scatti in piscina o in spiaggia, no all’esposizione dell’ultimo modello di bikini o di addominali e quadricipiti, seppur scolpiti con tanta fatica; no alla foto in pizzeria o con il boccale di birra in mano; no alla foto dell’addio al nubilato e no a quella davanti alle candeline sulla torta di compleanno.
– la fotografia dovrebbe ritrarvi, preferibilmente, a mezzo busto e in modo chiaro: no agli autoscatti in bagno, con sfondo di piastrelle o sanitari; no a simpatiche foto dal basso e no anche a quelle dall’alto, seppur facciano risaltare i vostri occhioni e l’ultimo paio di scarpe acquistato.
– la fotografia dovrebbe raccontare qualcosa di voi, rappresentandovi al meglio, non necessariamente in una situazione lavorativa: una foto in camicia e giacca, o in tailleur, ad una scrivania con pc, o ad una fiera, va benissimo, ma va altrettanto bene un’immagine “fuori ufficio”, purchè curata: no ad abbigliamento eccentrico, volgarità o caratteristiche che potrebbero non essere adeguate al contesto lavorativo; no a smorfie, ad occhi chiusi, a gesti inopportuni, meglio preferire serietà o un bel sorriso.
– la fotografia dovrebbe essere di buona qualità e naturale: no ad immagini sfocate e no anche ai tanto diffusi filtri e sfumature arcobaleno; no anche all’aggiunta di emoticons o slogan in filigrana.

Insomma, sintetizzando: la foto del curriculum non è la foto del vostro profilo facebook, i criteri di scelta e l’utilizzo che ne verrà fatto dovranno essere differenti.
Dei recruiter che curiosano anche nei profili dei candidati sui social network e dell’attenzione che converrebbe dedicare alle immagini che vengono rese pubbliche, invece, parleremo un’altra volta.

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