Kimap

In ambito marketing, ed in particolare nella grande area che riguarda il digital marketing, si parlo da qualche mese dei prossimi trend e un acronimo salto spesso fuori: So.Lo.Mo. Cosa vuol dire? Ecco svelato il mistero: Social, Local, Mobile.

Sono tre ambiti molto importanti, sempre più presenti nella vita della popolazione mondiale: i social network fanno parte della nostra vita giornaliera, primo fra tutti Facebook; l’aspetto Local è fondamentale, in quanto tutti noi cerchiamo vicino noi, nelle zone che frequentiamo e dove viviamo o lavoriamo; infine Mobile, lo smartphone è un’estensione del nostro corpo, è un oggetto così importante e integrato in noi che ci si sente nudi quando non li ha con sé.

Con la convergenza di questi tre elementi, associata alla concezione di inclusione, sta facendo nascere dei progetti interessanti in ambito disabilità, tra queste Kimap. Kimap nasce dall’idea di Kinoa, startup fiorentina che con tale progetto ha vinto il Tuscan Big Data Challenge, iniziativa rivolta alle imprese toscane impegnate nell’esplorazione delle potenzialità dei “big data“.

Cosa fa Kimap? Come integra i tre concetti espressi prima, Social, Local e Mobile? Kimpap permette alle persone con disabilità (Social) di mappare le aree in cui si trovano (Local) e indicare la presenza di barriere architettoniche tramite i loro dispositivi (es. il classico bastone utilizzato dalle persone cieche), che a loro volta saranno segnalate tramite smartphone (Mobile) agli utenti che utilizzeranno la APP.

La APP permette alle persone con disabilità di poter interagire con l’ambiente circostante in piena autonomia, diventando a pieno parte integrante della comunità e rendendola migliore: le segnalazioni saranno delle migliorie per tutte le persone che frequentano le zone segnalate.

Kimpa permette di aumentare la mobilità delle persone con disabilità in modo da incrementare l’autonomia degli stessi, così come sta facendo l’Università di Fisciano con UniMap, un progetto permette di mappare il contesto universitario tramite una mappa dall’alto che restituisce agli utilizzatori un percorso da affrontare privo di barriere architettoniche.

L’APP è presente sui maggiori store per mobile, quali Android e iOS, un incentivo all’utilizzo e, per quanto oggi in nostro possesso, Fisciano è l’unica Università italiana che si sia mossa in questa direzione, attendiamo con speranza una mossa in questa direzione anche da parte degli altri atenei.

Fonte: La Nazione  Il Denaro

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Laurea in Scienze Politiche, poi un quindicennio di lavori disomogenei e frustranti a causa della mia disabilità uditiva grave. Ero per tutti un "bravo ragazzo", ma al momento di affidarmi un compito gli stessi giravano le spalle. Finalmente, grazie ad un concorso pubblico, arriva il posto fisso a tempo indeterminato come amministrativo in una azienda sanitaria. Fui assegnato al front office ospedaliero, mansione del tutto incompatibile con la mia sordità. Dopo alcuni anni veramente sofferti, la decisione di dimettersi: una decisione adulta, consapevole, serena. Quindi la scelta di essere un imprenditore per far diventare impresa il binomio che nella mia vita non aveva mai funzionato: lavoro e disabilità. "Nulla su di noi senza di noi" non è solo lo splendido motto delle persone con disabilità, ma il messaggio di speranza che muove verso l' autodeterminazione.

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