alessandro-mennella

Abbiamo già ospitato sul nostro blog la storia e le sfide di Alessandro Mennella: la sua voglia essere libero, poter dare sfogo alle sue passioni, in particolare lo sport.

Alessandro è un grandissimo sportivo: nel 2015 Jobmetoo ha partecipato alla sua iniziativa, correndo in staffetta la Milano Marathon, contribuendo alla sensibilizzazione di RarePartner per la conoscenza della malattia di Usher, la disabilità che affligge Alessandro rendendolo sordo e sempre più vicino alla cecità.

Alessandro, famoso per la sua tenacia, quest’anno ha già un’altra sfida in mente e che sta realizzando: percorrere 800 Km in 8 giorni in bici; così come non era da solo durante la Maratona e Milano, non lo sarà neanche questa volta: nell’avventura è accompagnato dal padre. Partiti il 1 Luglio, padre e figlio percorreranno 100 Km al giorno circa per raggiungere, a conclusione del percorso stabilito, la città di Sorrento, ove, il 9 Luglio, si terrà un dibattito nella Sala Consiliare del Comune per sensibilizzare la popolazione sul tema della disabilità.

Per l’occasione, durante l’incontro, tra gli ospiti, ci sarà anche Matteo Schianchi, storico, scrittore e famoso ai più in veste di autore del libro “La terza nazione del mondo – La disabilità tra pregiudizio e realtà”, edito da Feltrinelli.

Un’avventura che fa da eco alla sensibilizzazione sulla disabilità, una nuova sfida che Alessandro affronta con quel sorriso sulle labbra così contagioso e trascinante al qual non si può dire di no e che trasforma l’impossibile in possibile.

Fonte: Positano News

Condivisioni
Articolo precedenteArrivano gli eroi dei fumetti disabili!
Prossimo articoloPiacere, Move@bility!
Laurea in Scienze Politiche, poi un quindicennio di lavori disomogenei e frustranti a causa della mia disabilità uditiva grave. Ero per tutti un "bravo ragazzo", ma al momento di affidarmi un compito gli stessi giravano le spalle. Finalmente, grazie ad un concorso pubblico, arriva il posto fisso a tempo indeterminato come amministrativo in una azienda sanitaria. Fui assegnato al front office ospedaliero, mansione del tutto incompatibile con la mia sordità. Dopo alcuni anni veramente sofferti, la decisione di dimettersi: una decisione adulta, consapevole, serena. Quindi la scelta di essere un imprenditore per far diventare impresa il binomio che nella mia vita non aveva mai funzionato: lavoro e disabilità. "Nulla su di noi senza di noi" non è solo lo splendido motto delle persone con disabilità, ma il messaggio di speranza che muove verso l' autodeterminazione.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here